Il Milan pianifica il proprio futuro. Per Ibrahimovic si prospettano tempi difficili: cambia la situazione per il manager svedese.
Gli ultimi risultati positivi conseguiti in campionato, che hanno rianimato le speranze di conquistare un posto in zona Champions League, non cambieranno i piani del Milan. Il club rossonero infatti, alla luce della deludente stagione fin qui vissuta, ha intenzione di avviare una rivoluzione volta a sanare le criticità emerse in questi mesi. Diverse le novità in cantiere. Il primo passo, in tal senso, consisterà nell’aggiungere all’organigramma un direttore sportivo di comprovata qualità ed esperienza, capace di rafforzare la rosa attraverso una serie di colpi ben studiati.
Nella scorsa estate e nel mercato invernale le varie trattative sono state portate avanti principalmente dal duo composto dal direttore tecnico Geoffrey Moncada e da Zlatan Ibrahimovic. Ora, invece, il compito di gestire le operazioni spetterà allo specialista che verrà nominato da Gerry Cardinale e dall’amministratore delegato Giorgio Furlani. I due, di recente, hanno avuto modo di incontrarsi negli Stati Uniti al fine di fare il punto della situazione e vagliare i profili inseriti nella short-list.
L’elenco in questione comprende ad esempio Igli Tare, pronto a rimettersi in gioco dopo l’addio alla Lazio consumatosi nel giugno 2023. L’alternativa risponde al nome di Fabio Paratici del Tottenham che, però, potrà ricominciare a muoversi soltanto a partire da luglio (sta ancora scontando il periodo di squalifica). Vivo, inoltre, l’interesse nei confronti di Tony D’Amico, dal 2022 in forza all’Atalanta. In ribasso, invece, le quotazioni dell’ex Atletico Madrid Andrea Berta, sempre più diretto verso la Premier League.
L’arrivo del nuovo manager produrrà una serie di conseguenze a cascata. Moncada ad esempio, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, tornerà a ricoprire il ruolo di capo scout. Ibrahimovic, invece, perderà gran parte del suo attuale potere. Lo svedese, in particolare, diventerà un semplice consulente di Cardinale. Potrà continuare ad esprimersi in tema mercato ma l’ultima parola non spetterà più a lui bensì al direttore sportivo. Il quale, in seguito, sarà chiamato a nominare il successore di Sergio Conceicao.
In pole position risulta esserci Massimiliano Allegri, con il quale sono state avviate le prime interlocuzioni. Il Ds, inoltre, avrà il compito di valutare il futuro dei giocatori che hanno deluso le aspettative come ad esempio Rafael Leao e Ruben Loftus-Cheek. La rivoluzione è all’orizzonte. Il Milan progetta il proprio futuro per tornare competitivo ai livelli più alti.
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