Thiago Motta ha le ore contate e a Torino stanno già valutando i profili dei possibili sostituti: sembra essercene uno in vantaggio, direttamente da una rivale
Giuntoli e la dirigenza bianconera devono decidere se arrivare al termine della stagione con l’ex bolognese o prendere un traghettatore per arrivare a giugno. Quello che sembra sicuro è che all’inizio del prossimo campionato ci sarà di sicuro un altro tecnico.

Un andamento del genere non è più tollerabile in casa Juventus. Passi l’eliminazione contro il PSV in Champions League (poi martorizzato dall’Arsenal di Arteta), passi (meno) per la sciagurata sconfitta con l’Empoli in Coppa Italia ai calci di rigore, ma i 4 gol a domicilio rimediati contro l’Atalanta sono la goccia che fa traboccare il vaso. Motta non potrà salvare la propria panchina, almeno di clamorosi colpi di scena. Si va verso un avvicendamento, da decidere solo le tempistiche.
Se le cose dovessero precipitare in queste settimane, non si aspetterà oltre e si procederà con l’ingaggio di un traghettatore. Il nome già espresso è quello di Igor Tudor, ex conoscenza bianconera, reduce dall’esperienza non fortunata sulla panchina della Lazio. Per giugno, invece, le idee sono altre e portano a due tecnici italiani.
La Juventus pensa a Stefano Pioli: l’ex Milan può sostituire Thiago Motta a giugno
Il preferito da Giuntoli sarebbe Roberto De Zerbi, attuale allenatore dell’Olympique Marsiglia, ma con un forte desiderio di tornare a lavorare in Italia. Il contratto con i francesi potrebbe limitarne lo spostamento e per questo alla Continassa stanno pensando anche ad un’alternativa, sempre tricolore. Si tratta di Stefano Pioli, attuale tecnico dell’Al-Nassr, in Arabia Saudita. L’ex milanista potrebbe essere l’uomo giusto per rilanciare il progetto bianconero.

Tra l’altro in pochi ricordano che da giocatore, Pioli ha militato per ben tre anni nella Juve, tra il 1984 e il 1987, quando era poco più di un ragazzino. Conosce bene quel tipo di ambiente e ha anche l’immagine giusta per calarsi in quella realtà, al pari di Gasperini. Rispetto al mister dell’Atalanta, però, ha già dimostrato di saper vincere uno Scudetto e di poter lavorare in una grande e blasonata società, con pressioni diverse rispetto a Bergamo. Vedremo se alla fine sarà proprio lui il prescelto. La decisione definitiva non dovrebbe tardare troppo ad arrivare (massimo qualche settimana).