Le affermazioni di Paolo Di Canio circa la stagione del Milan e i componenti della rosa sono piuttosto polemiche e inevitabilmente feriscono l’orgoglio rossonero.
La vittoria che il Milan ha conquistato contro il Lecce è stata a fatica, nella prima parte del match. Infatti una doppietta di Nikola Krstovic stava per far sprofondare ancor di più la situazione dei rossoneri, che l’hanno ribaltata nella seconda parte della sfida principalmente grazie al contributo del subentrato Christian Pulisic. Tre punti che mostrano una reazione, ma non compattano le crepe di una stagione che non riesce a trovare la sua buona stella.
In vista della prossima la dirigenza è già a lavoro per apportare delle modifiche radicali. La società infatti si sta impegnando per rintracciare la figura di un direttore sportivo, la quale potrebbe corrispondere a quella dell’ex Lazio, Igli Tare. Un ingresso che rappresenterebbe la riorganizzazione generale dell’asset dirigenziale e sicuramente un cambiamento avverrà anche per ciò che concerne la parte tecnica.
In più occasioni il club ha difeso la figura di Sergio Conceicao, ma è ragionevole credere che al termine dell’annata attualmente in corso entrambe le parti rifletteranno sull’effettiva possibilità di proseguire insieme nella condivisione di idee, progetto e scelte relative ai giocatori. Proprio di questi ha parlato Paolo Di Canio.
Milan, Di Canio non fa sconti: “Vedo egoismo e supponenza”
L’ex calciatore e attuale opinionista ha rilasciato alcune dichiarazioni al salottino di ‘SKY Sport’, anche in vista dell’impegno di Coppa Italia, che il Milan affronterà contro l’Inter. Infatti da questo confronto previsto per le semifinali del torneo Paolo Di Canio ha preso spunto per affermare la sua idea: “Ho visto il Milan squadra soltanto contro l’Inter, infatti i nerazzurri in Coppa dovranno stare attenti. Per il resto tutti vanno singolarmente. Vedo egoismo e a volte supponenza. Rafa Leao rende meglio a gara in corso. Se fosse sempre così sarebbe un fenomeno”.
Il derby milanese sarebbe l’unica occasione durante la quale i rossoneri riescono a ricompattarsi e seguire i dettami dell’allenatore, secondo Paolo Di Canio. Un’armonia ritrovata per il valore stesso della partita, probabilmente. Di certo affermazioni che spingono a riflettere, le quali non sono le prime di questo genere sul percorso stagionale del Milan, frastagliato e costellato di eccessivi alti e bassi. Il rush finale per una sterzata positiva è già iniziato.
