La sconfitta contro il Torino complica e non poco la qualificazione Champions del Milan. Senza, non sono affatto da escludere cessioni eccellenti
Una settimana orribile per il Milan, tra le peggiori della storia recente del club rossonero. Prima l’eliminazione dalla Champions League contro un Feyenoord decimato e in totale emergenza poi il ko subito dal Torino, abile a concretizzare al meglio le solite amnesie rossonere, evidenti sia nell’autogol di Thiaw propiziato da un rinvio errato di Maignan che sul gol di Gineitis, scaturito da una punizione battuta a sorpresa da Sanabria con la difesa non schierata.

Il ko con i granata complica ulteriormente la rimonta verso il quarto posto in classifica, l’ultimo utile per centrare la qualificazione in Champions League, obiettivo che il Milan non può permettersi di mancare. Lo sa Conceicao, il cui futuro sulla panchina rossonera dipende essenzialmente da questo. Lo sanno anche alcuni dei big rossoneri che, senza Champions, potrebbero dire addio al club con la dirigenza intenzionata a completare una rifondazione già avviata con il mercato invernale.
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Anche a Torino non si è visto affatto il miglior Leao. Conceicao lo ha sostituito a fine primo tempo con Fofana per scelta tecnica, pur ribadendo che il connazionale non sia al meglio della condizione. L’impressione è che i prossimi mesi saranno decisivi per il futuro di Leao al Milan e non è affatto escluso che la dirigenza, stavolta, chiuda la porta a possibili offerte per il portoghese.
La clausola rescissoria di 175 milioni presente nel suo contratto non è commisurata al valore attuale del giocatore. Il Milan lo valuta almeno 80 milioni, una cifra importante che solo pochi club possono permettersi, tra cui quelli della Saudi League, destinazione che non intriga affatto l’attaccante rossonero.

Costa almeno la metà Theo Hernandez, criticatissimo dalla tifoseria dopo la sciagurata espulsione rimediata contro il Feyenoord. A differenza di Leao che ha un contratto fino al 2028, l’esterno francese va in scadenza nel 2026. La trattativa per il rinnovo è in stallo sia per l’attuale rendimento del calciatore quanto per le sue richieste di ingaggio, giudicate troppo elevate. Sembra davvero poco verosimile che Theo possa restare al Milan la prossima stagione in scadenza di contratto. Se sarà cessione, la dirigenza non chiederà meno di 35-40 milioni, cifra che poi può reinvestire su un sostituto più giovane come il belga De Cuyper del Bruges.
Sulla lista dei partenti potrebbe esserci (di nuovo) anche Fikayo Tomori. Il difensore è stato vicino all’addio a gennaio prima alla Juve poi al Tottenham, club con il quale il Milan aveva raggiunto un accordo per 25 milioni di euro più bonus. Vedremo se sarà ancora questa la valutazione di Tomori a fine stagione. Senza il posto da titolare garantito, inevitabilmente, sarà più bassa.