Il cammino di Thiago Motta tra campionato e Champions League non è stato assolutamente soddisfacente sinora, si dà quasi per scontato l’esonero e c’è già un sostituto
Il nome gira da un po’ di tempo e potrebbe concretizzarsi in vista della prossima estate o a sorpresa anche prima, se le cose dovessero davvero precipitare. Si tratta di un nome che a Torino conoscono bene e che già in passato ha lavorato alla Continassa.
Quel miglioramento che si era visto nelle ultime giornate di Serie A, con la buona vittoria con l’Inter e l’aggancio alla Lazio al quarto posto, è stato vanificato dalla notte di Eindhoven. Dire che la qualificazione agli ottavi di Champions League fosse alla portata è ovviamente un eufemismo. Thiago Motta e i suoi sapevano benissimo che dopo la vittoria dell’andata, strappare un pareggio in Olanda poteva essere si duro ma non impossibile. In realtà la serata non si è messa bene si da subito e già dopo il gol di Perisic si sono aperte delle crepe mai richiuse.
Un pizzico di sfortuna (come nel gol finale) e qualche disattenzione di troppo, hanno rovinato quanto di buono fatto a Torino. I bianconeri ancora una volta masticano amaro in Europa e ora hanno solo il campionato (e la Coppa Italia) per salvare questa stagione. Di certo dopo il mercato estivo e lo sforzo Kolo Muani a gennaio, Giuntoli si aspettava molto di più da Motta e non ha nascosto il proprio malcontento.
Se le cose precipitano la Juve pensa a Tudor: può essere lui il sostituto di Motta
A Torino i ben informati parlano di un esonero non così improbabile, forse anche prima del termine della stagione, qualora le cose dovessero precipitare. Nelle ultime ore è tornato a circolare un nome “emergenziale”, che potrebbe fare al caso della Vecchia Signora qualora ci fosse il suddetto allontanamento. Igor Tudor, che da giocatore vinse con la Juve di Lippi, è reduce dalla non felicissima esperienza con la Lazio, sempre da subentrato, al posto di Sarri. Lui che già ha fatto parte dello staff di Pirlo, potrebbe diventare un traghettatore di lusso e perché no anche il futuro allenatore dei bianconeri.
Serve cambiare rotta, anche come impostazione ideologica. Un calcio magari più aggressivo e pragmatico, visto che questa ennesima rivoluzione non sembra essere andata a buon fine. Di certo il nome di Tudor non scalda i cuori dei benpensanti del calcio e forse anche dei tifosi juventini, ma in una situazione di emergenza mai dire mai.
