La sconfitta contro la Juventus ha confermato ulteriormente uno dei limiti dell’attuale organico dell’Inter. La dirigenza è intenzionata subito a porvi rimedio
Una sconfitta di cui ancora non è svanita la delusione, quella subita dall’Inter contro la Juventus. L’1-0 sancito dal gol decisivo di Conceicao ha impedito ai nerazzurri di superare il Napoli in vetta alla classifica di Serie A a due settimane dallo scontro diretto di inizio marzo al Maradona.
Inter che recrimina per le occasioni da gol create (e fallite) nel primo tempo da Lautaro, Dumfries e Taremi. Per l’iraniano, sostituito nella ripresa da un Thuram non al meglio della condizione per l’infortunio alla caviglia, un’altra prestazione ben al di sotto delle aspettative in una stagione con finora solo tre gol, peraltro tutti ininfluenti. Nel finale di partita, Inzaghi ha mandato in campo anche Correa, una mossa che non è servita con la Juve che ha contenuto senza affanno i tentativi poco pericolosi dei nerazzurri per rimontare lo svantaggio.
La scarsa efficacia delle alternative ai due attaccanti titolari ha riacceso le critiche dei tifosi interisti sui social riguardo la scelta del club di non intervenire per il rinforzare il reparto nella sessione di mercato invernale. Una decisione stigmatizzata, oltreché per il rendimento dei giocatori in questione, anche per l’addio certo di Correa e Arnautovic in scadenza di contratto.
Taremi ha ancora la parte finale di stagione e il Mondiale per Club in estate per migliorare quanto fatto vedere finora nelle occasioni in cui è stato chiamato. Se non dovesse riuscirci, anche la sua posizione sarebbe inevitabilmente in bilico. L’attaccante iraniano – lo ricordiamo – è stato acquistato a parametro zero durante la presidenza Zhang ed ora, con OakTree, a 33 anni e con un ingaggio piuttosto pesante da 3 milioni a stagione, potrebbe anche essere ceduto per lasciare spazio a profili più giovani.
A riguardo, l’Inter è già, da tempo, sulle tracce di uno dei promettenti ovvero Santiago Castro del Bologna. Una stagione da 8 gol e altrettanti assist finora per l’attaccante argentino che, con Italiano in panchina, sta consolidando il percorso di crescita già avviato lo scorso anno con Thiago Motta. A 20 anni e con caratteristiche realizzative e di movimento che ricordano quelle del connazionale Lautaro Martinez, Castro rappresenta il centravanti ideale sul quale OakTree può investire per rinforzare l’attacco dell’Inter anche in una prospettiva di lungo termine.
La valutazione di Castro è già di almeno 25 milioni, cifra che l’Inter potrebbe abbassare con l’inserimento di un eventuale contropartita tecnica. Al Bologna, piace e non poco Francesco Pio Esposito, centravanti di proprietà dei nerazzurri, miglior marcato dello Spezia in Serie B. Prima di riportarlo alla base nel 2026, l’Inter è intenzionata a cedere nuovamente Esposito in prestito, stavolta però in Serie A con il Bologna che potrebbe essere la compagine ideale con la quale prendere confidenza con un campionato che, verosimilmente, lo vedrà protagonista in avvenire.
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