Allarme rosso in casa Milan dopo la sconfitta in Champions League. Conceicao è sotto pressione: il tecnico ora trema.
L’unica differenza rispetto alla precedente gestione è che in bacheca è stata aggiunta la Supercoppa Italiana. La svolta tanto attesa dal Milan, a livello di gioco e risultati, non è però ancora arrivata. Anche con Sergio Conceicao in panchina, infatti, il Milan ha continuato a stentare alternando buone prestazioni ad altre pessime. L’euforia nata in seguito al trionfo in Arabia Saudita, ormai, è svanita. Anzi, dopo la sconfitta patita a Rotterdam l’ambiente non potrebbe essere più sotto pressione.
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Il club, dopo aver acquistato elementi di grande qualità del calibro di Kyle Walker, Joao Felix e Santiago Gimenez (a cui hanno fatto da contraltare le partenze di Alvaro Morata e Davide Calabria), pensava di poter guardare con ottimismo al futuro. Il ko subito per mano del Feyenoord nell’andata dei play-off di Champions League ha fatto tornare i dirigenti e i dirigenti con i piedi per terra, obbligandoli a riflettere sui tanti errori commessi in campo. Sotto accusa sono finiti soprattutto gli attaccanti e Mike Maignan, apparso incerto sul tiro risultato vincente di Igor Paixao.
A far storcere il naso sono state inoltre alcune decisioni prese dal mister portoghese tra cui quelle di sostituire, nel corso della ripresa, Gimenez e Rafael Leao gettando nella mischia al loro posto Tammy Abraham e Francesco Camarda. Cambi, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, poco apprezzati da Zlatan Ibrahimovic. Il quale, ora, si attende un immediato riscatto da parte del gruppo e dello stesso Conceicao, chiamato a battere domani il Verona e poi martedì gli olandesi con almeno due reti di scarto per evitare di compromettere del tutto la stagione.
Milan, allarme rosso dopo il ko in Champions: trema Conceicao
Il futuro dell’allenatore lusitano dipenderà dai prossimi risultati. Il management rossonero, in particolare, considera vitale la qualificazione all’edizione 2025/26 del torneo continentale, da ottenere vincendo il trofeo a maggio oppure rientrare tra i primi 4 in Serie A. Scenari, al momento, entrambi molto complicati (la Lazio quarta dista 7 punti). In caso contrario, spiega il quotidiano, il Milan non eserciterà l’opzione di rinnovo annuale del contratto di Conceicao, in scadenza il 30 giugno.
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La sua permanenza, di conseguenza, passerà attraverso i risultati. La rivoluzione avviata a gennaio, intanto, non ha risolto le problematiche incontrate negli scorsi mesi da Paulo Fonseca. E’ allarme rosso in casa Milan. Conceicao dovrà invertire presto la rotta per evitare il peggiore degli epiloghi.