La Roma parte bene contro il Porto e assapora la vittoria, ma poi si rovina con le sue mani, e alla fine può essere felice del risultato.
Bene ma non benissimo, per la Roma di Claudio Ranieri, che a Oporto non sfigura, almeno finché riesce a essere in partita. I giallorossi vanno in vantaggio e sembrano avere la partita nelle loro mani, e invece a metà del secondo tempo tutto si ribalta. Ma se c’è qualcosa su cui recriminare, gli uomini di Ranieri devono prendersela solo con loro stessi. La squadra capitolina ritorna dal Portogallo con un buon pareggio, comunque, che tiene il discorso qualificazione aperto per la gara di ritorno.
Il Porto si rende pericoloso dopo appena cinque minuti, ma in realtà il primo tempo vede un discreto equilibrio tra le due squadre, con occasioni da una parte e dall’altra. In particolare è Pellegrini a rendersi spesso temibile dalle parti di Diogo Costa, ma la difesa del Porto regge alle incursioni romaniste. Lo fa però solo fino alla fine della prima metà di gioco, quando i giallorossi, proprio nel recupero, riescono a trovare la rete dell’1-0.
Saelemaekers mette in mezzo dalla destra, e questa volta la retroguardia lusitana va in confusione. Ne approfitta Celik, che anticipa tutti e porta in vantaggio la Roma quando tutti pensavano già a rientrare negli spogliatoi. Rete storica per il terzino turco, che non aveva mai segnato in nessuna competizione con la maglia giallorossa. Nel secondo tempo, però, la squadra capitolina finisce per complicarsi inaspettatamente la vita.
Il Porto entra bene in campo, e subito è Svilar a rendersi protagonista e salvare il risultato. Da questo momento in avanti la Roma torna però in controllo della partita, sfiorando più volte il raddoppio. Spietata come sa spesso essere, si fa sentire la regola non scritta del gol sbagliato: al 67’, direttamente da un rinvio di Diogo Costa, la palla arriva al limite dall’area Francisco Moura. Il suo tiro è deviato da Baldanzi, che mette fuori causa Svilar e fa 1-1.
Di male in peggio, perché appena 5 minuti dopo Cristante si fa ammonire per una trattenuta: si tratta del secondo giallo, e la Roma si ritrova in inferiorità numerica. A questo punto per i giallorossi la partita diventa un assedio, con il Porto che preme e cerca di ribaltare del tutto il risultato.
Alla fine però l’arbitro fischia la fine dell’incontro sul pareggio, che alla fine fa comodo soprattutto alla Roma, per come si era messa la partita. Per i lusitani si tratta del terzo pareggio consecutivo tra campionato e coppe: se non altro, con il tecnico argentino Anselmi, arrivato a fine gennaio, ancora non ci sono state sconfitte. Ranieri e i suoi proveranno a sfatare questo tabù al ritorno.
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