Le dichiarazioni che giungono da parte dell’ex dirigente della Juventus su Beppe Marotta sono importanti rispetto all’impatto di quest’ultimo sul presente del calcio italiano.
C’è chi di lasciare il segno è davvero esperto ed è inevitabile riconoscerli i meriti. Non è da tutti farlo nel mondo del calcio con un’impronta precisa e durando nel tempo. Ci sta ampiamente riuscendo Beppe Marotta, attuale presidente e amministratore delegato dell’Inter. I suoi trascorsi in bianconero raccontano di un percorso vincente e professionale, iniziato prima ancora alla Sampdoria e attualmente in svolgimento nella parte nerazzurra di Milano.
Di lui e del suo operato con l’Inter ha parlato un altro noto volto della scena italiana, ovvero Luciano Moggi. L’ex dirigente della Juventus è intervenuto in occasione della trasmissione ‘A Pranzo con Chiariello’ in onda sulle frequenze di ‘Radio CRC’ e ha toccato diversi temi dell’attualità. Chiaramente ampio spazio è stato dedicato all’Inter, formazione che ha lo scudetto conquistato lo scorso anno da difendere e si sfida in questo momento principalmente col Napoli per il vertice massimo della classifica.
L’ex dirigente italiano ha esaltato il lavoro di Beppe Marotta, definendolo quale il “miglior dirigente del calcio” in tempi attuali nel panorama nazionale. Ciò perché “sa amministrare bene la società dell’Inter sia dentro che fuori. Ed è giusto che lo faccia per il ruolo che riveste”. Di certo non è stato del tutto semplice gestire l’evoluzione dell’Inter negli ultimi anni fra cambi di proprietà ed esigenze di carattere finanziario.
Inter, l’elogio di Moggi all’operato di Marotta: “Ha il potere perché è bravo”
La posizione che occupa Beppe Marotta di sicuro non è semplice. Non mancano le polemiche e i disaccordi, rivestendo anche il ruolo di Consigliere Federale per la Lega Serie A. Tuttavia Luciano Moggi difende il presidente nerazzurro, ricollegando le sue cariche alla sua capacità gestionale: “Lo difendo. Quando dicono che ha il potere, io rispondo che lo possiede perché è bravo. Non di certo perché lo compra dalla gente”.
A chi azzarda il paragone fra l’Ad dell’Inter e Luciano Moggi, quest’ultimo in radio risponde: “Per lui è un piacere, perché io vincevo i campionati senza chiedere niente alla società”. Questo potrebbe essere un guanto di sfida? Sicuramente un messaggio a fare sempre meglio e di più. Bacheche e trofei risponderanno nel futuro alla comparazione.
