Max Allegri potrebbe tornare presto sulla panchina di una big di Serie A: la destinazione è stata appena svelata e già esalta i suoi tifosi e simpatizzanti
Il tecnico livornese non ha ancora deciso di tornare ad allenare dopo l’anno sabbatico seguito all’esonero dalla Juventus. Un periodo di studio (anche della lingua inglese), che lo sta ricaricando e rigenerando, in attesa di una nuova ed interessante avventura.
Dopo aver alzato al cielo la Coppa Italia allo Stadio Olimpico contro l’Atalanta, Max Allegri ha fatto un bel po’ di trambusto, contro la società e contro Giuntoli e alla fine è stato esonerato. Il tecnico livornese ha deciso di prendersi un anno sabbatico, dopo tre stagioni davvero molto intense a Torino. La sua seconda esperienza juventina di certo è stata meno foriera di successi, visto che nel primo ciclo erano arrivati ben cinque scudetti consecutivi, a cui aggiungere due finali di Champions League, più svariate Coppe Italia e Supercoppe Italiane.
Allegri non aveva una squadra più forte di quella di Motta, eppure viaggiava a medie più alte e tutto sommato il gioco non era poi così diverso. In questo periodo di relax, sta osservando il calcio da fuori, senza tralasciare interviste o intervenire in pubblico. Allegri aspetta la giusta chiamata per tornare in corsa, ma per ora nessuno sembra averlo davvero convinto.
L’Inter pensa ad Allegri per il dopo Inzaghi: può essere lui il nome preferito di Marotta
A pensare ad Allegri era stata per prima la Roma, che ancora deve decidere chi prenderà lo scettro di Ranieri. Allegri potrebbe essere perfetto, ma nessuno lo ha ancora contattato. I soldi dell’Arabia Saudita sono lì pronti ad essere intascati, ma a quanto sembra manca la volontà del diretto interessato a trasferirsi. Una grande chance si starebbe aprendo a Milano, sponda Inter. I nemici di un tempo potrebbero andare dritti su di lui, qualora Simone Inzaghi dovesse perdere questo Scudetto, testa a testa con il Napoli.
Max Allegri ha già lavorato alla Juventus con Beppe Marotta e ritroverebbe uno staff dirigenziale familiare. Per convincerlo, al di là dell’ingaggio, serve solo un progetto serio, ambizioso e di media-lunga durata, quello che serve per aprire un altro ciclo. La possibilità di vincere anche con la terza grande del Nord, dopo le altre due che ha già guidato, non sembra dispiacergli affatto. Tutto però dipenderà più da Inzaghi che da lui.
