La situazione dell’attaccante serbo si fa sempre più complicata. Il rischio è di un epilogo che lasci l’amaro in bocca sia al calciatore che alla Juve.
La partita di Dusan Vlahovic contro il Como? 90′ in panchina. Nel frattempo il suo pari ruolo Kolo Muani è ancora una volta andato a segno certificando un impatto devastante fin dai primi minuti in campo con la maglia bianconera. Estendendo lo sguardo alla gare del 2025 la situazione per il serbo non è migliore: pochi minuti contro Napoli e Milan, quasi mezzo giro d’orologio contro l’Empoli (con gol su rigore, ndr), un quarto d’ora contro il Brugges e solo una partita da titolare: nella clamorosa sconfitta contro il Benfica in Champions League.

Palese che la situazione non sia idilliaca. Colui che doveva essere il fulcro dell’attacco bianconero, pagato a peso d’oro dalla Fiorentina in un mercato di gennaio di un paio di stagioni fa, sta diventando il classico separato in casa. Mai sbocciato il feeling con il nuovo tecnico Thiago Motta e in più arriva l’impatto devastante del già citato Kolo Muani. Non è campata in aria la previsione di una stagione da qui a giugno che si articolerà in molta panchina e poco minutaggio. Ma oltre al campo preoccupa anche il bilancio, perché Vlahovic ha una situazione contrattuale e di mercato difficile da gestire.
Giuntoli infatti si trova nella scomoda situazione di dover gestire un rinnovo di contratto pesante e un probabile deprezzamento di un calciatore che è stato pagato quasi 85 milioni complessivi. L’intenzione, come riporta la Gazzetta dello Sport, è quella di prolungare il contratto con il calciatore, quantomeno per evitare di essere presi con l’acqua alla gola a giugno. L’accordo attuale scade nel 2026. Ad un tiro di schioppo, insomma. Una deadline che complica e non poco i piani economici della dirigenza bianconera. E adesso di traverso sembra essersi messo anche lo stesso Vlahovic.
Vlahovic al momento non rinnova: grana sul futuro mercato per Giuntoli
Tra un mese ci sarà il meeting tra dirigenza bianconera e entourage del calciatore. Al momento le posizioni sono distante. Sebbene Vlahovic sia aperto all’opzione rinnovo, lo vuole alle cifre attuali, attorno ai 10 milioni di euro. Ingaggio che per la Juve è insostenibile, in quanto è vero che posticiperebbe l’ansia di doverlo vendere, oltre naturalmente a poter tentare di recuperare un calciatore di indubbio valore, ma sono cifre che non rientrano nei parametri attuali del club. D’altro canto il valore di Vlahovic si sta lentamente deprezzando.

Una stagione che finirà in panchina farebbe crollare il suo prezzo lontano dai 70 al momento richiesti. Mettici anche la scadenza di contratto nel 2026 il rischio concreto è che se Vlahovic si impunterà a non accettare il rinnovo a ribasso la Juve si troverà di fronte a due strade obbligate: o svenderlo a giugno oppure perderlo a zero l’anno successivo. Inutile dire che entrambe le strade sarebbero un disastro per il bilancio bianconero.