Arbitri e polemiche non passano mai di moda, e immancabilmente nel caos interviene anche José Mourinho, alimentando ulteriori polemiche.
Non c’è polemica senza José Mourinho, ma questa volta il tecnico portoghese ex Inter e Roma non ha colpe. Un grande caso arbitrale è scoppiato quest’oggi, e tutto il calcio nazionale ne sta discutendo. Siamo ovviamente in Turchia, nuova casa dello Special One, ma al centro delle discussioni non c’è il suo Fenerbahçe, bensì gli acerrimi rivali del Galatasaray. E quello che è successo oggi ha dell’incredibile.
È dall’inizio della stagione che, per la verità, l’allenatore portoghese lancia frecciatine e critiche, non facendosi mancare lamentele contro gli arbitri. Complice anche un campionato che, nonostante le aspettative dell’estate, non sta andando proprio come sperato. Il Fenerbahçe è solo secondo in classifica nella Super Lig turca, a -6 dal Galatasaray di Osimhen. E oggi i gialloblù speravano di accorciare il divario dalla capolista.
Impresa non semplice, dato che il Galatasaray se la vedeva con l’Adana Demirspor, ex club di Mario Balotelli, attualmente ultimo nel campionato. Durante la partita l’arbitro ha convalidato un calcio di rigore per un fallo sull’ex Napoli Dries Mertens, ma dal replay si nota chiaramente che non c’è stato alcun contatto. Il Galatasaray ha già fatto discutere in questi mesi per dei presunti favori arbitrali, e questa volta l’Adana non c’è stato e ha clamorosamente abbandonato il campo.
Caos arbitri in Turchia: Mourinho a gamba tesa
La polemica sta infuriando, e anche José Mourinho si è fatto sentire. Non prima, però, del suo club, che ha sparato a zero contro il Gala e gli arbitri turchi. “Con i vostri contratti illegali, la pubblicità di biglietti del mercato nero e le scommesse illegali, continuate a ingannare lo Stato e la Federcalcio” Questo il post di fuoco che la società gialloblù ha pubblicato sui social dopo il caso di oggi, attaccando duramente e in maniera abbastanza insolita i rivali.
Una decisione che ha legittimato, a questo punto, le accuse di Mourinho, che in situazioni del genere è come un invitato a nozze. Nessuna parola, ma un semplice post sui propri canali social in cui ha riproposto il replay dell’azione incriminata, Lo Special One ha scelto di ricorrere a una sua vecchia tattica, dunque: “Se dico quello che penso mi metto nei guai”.
Nelle scorse giornate di campionato, però, il portoghese non era stato altrettanto diplomatico. Qualche settimana fa aveva accusato i giornalisti e definito “uno scandalo” il comportamento degli arbitri nei confronti del Galatasaray. Più di recente aveva ironizzato sui social parlando di “pallamano”, dopo il fallo di mano non sanzionato al giallorosso Davinson Sanchez.
