L’Inter riflette dopo la pesante sconfitta rimediata per mano della Fiorentina ieri. Sotto accusa anche il presidente Marotta: la bufera è totale.
La peggiore Inter da tempo immemore. Di certo, la più brutta da quando Simone Inzaghi siede sulla panchina dei nerazzurri. I Campioni d’Italia, al “Franchi”, sono apparsi irriconoscibili e privi di quel furore agonistico che ha portato alla conquista dello scudetto nella scorsa annata. Molli, lenti, privi di particolari idee e inermi di fronte alle folate offensive della Fiorentina, impostasi grazie alla rete di Luca Ranieri e alla doppietta siglata da Moise Kean. Un ko pesante, che rischia di compromettere i sogni di gloria della Beneamata.
Vincendo, infatti, la squadra di Simone Inzaghi avrebbe raggiunto il Napoli in vetta alla classifica. Ora, invece, gli azzurri sono rimasti da soli in vetta con 3 punti di vantaggio sui rivali. In queste ore la squadra, insieme allo staff tecnico, riguarderà i filmati relativi al match per analizzare gli errori commessi e fare in modo di evitare di commetterli di nuovo lunedì. Resta, in ogni caso, la consapevolezza di aver gettato al vento un’opportunità importante.
A deludere, in particolare, sono stati Hakan Calhanoglu e gli attaccanti, sia i titolari che quelli subentrati nella ripresa. A finire sul banco degli imputati, in maniera inevitabile, è anche il presidente Giuseppe Marotta alla luce dell’apporto quasi nullo fin qui garantito dai giocatori acquistati in estate. E’ il caso di Mehdi Taremi che, nei piani della dirigenza, sarebbe dovuto essere molto più che un’alternativa al duo composto da Lautaro Martinez e Marcus Thuram.
Un elemento di grande qualità ed esperienza, abituato a disputare partite ad alta intensità che, però, sta faticando ad integrarsi al meglio in Italia: appena 3 gol in in 27 apparizioni complessive. Una miseria, se confrontati con i numeri dell’argentino (15) e dal francese (15). Ridotto pure il contributo offerto dall’altro rinforzo preso a parametro zero, ovvero Piotr Zielinski, andato a segno appena due volte e nemmeno utilizzato ieri da Inzaghi che, evidentemente, non lo considera imprescindibile all’interno del suo progetto.
L’allenatore, per cercare di evitare di sconfitta, nella ripresa ha schierato 4 punte senza, però, ottenere nulla in cambio (zero tiri nella porta difesa da David De Gea). Uno scivolone preoccupante per la ‘Gazzetta dello Sport’, secondo cui l’attacco interista è divenuto “un caso”. Il Napoli, dal canto suo, se la ride. Un altro piccolo, ma concreto, passo in avanti verso il titolo è stato compiuto.
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