Arriva una stretta di mano che potrebbe voler dire tantissimo per Thiago Motta e la Juventus: un suo pupillo rischia di essere preso da Giuntoli in estate
Il tecnico bianconero è fortemente in bilico ma spera di poter riprendere il cammino di inizio stagione dopo il buon mercato di gennaio portato a termine dai bianconeri. In vista di giugno, poi, l’ex ds del Napoli vuole finalmente accontentarlo.
La Juventus deve capire ancora cosa fare da grande. I risultati sono fondamentali per il futuro di Thiago Motta, che al momento non sembra essere ancora sull’orlo dell’esonero. Ovviamente gli verrà dato del tempo per poter rimettere le cose apposto e l’obiettivo minimo resta il piazzamento tra le prime quattro. Il quarto di finale di Coppa Italia avrà comunque una sua importanza, come il play-off di Champions League contro il Psv. Andare avanti nelle coppe è al contempo decisivo e fondamentale per arricchire le chance di poter costruire un progetto a lungo termine con l’ex tecnico del Bologna.
Se Motta dovesse restare, Giuntoli ha già le idee chiare su chi andare a prendere per accontentarlo. L’impatto avuto da Kolo Muani è stato a dir poco devastante, con 3 gol in due partite, con Napoli ed Empoli e prestazioni convincenti. Il francese è appena arrivato ma già si parla del modo per trattenerlo, visto che urge rifondare un attacco asfittico.
Giuntoli ha promesso Zirkzee a Motta: tentativo in estate
Vlahovic è sul piede di partenza, per motivi tecnici e finanziari, considerando i 12 milioni di euro netti di ingaggio. Serve prendere un’altra punta in estate e il nome giusto può essere quello di Joshua Zirkzee. Per arrivare al centravanti del Manchester United Giuntoli è pronto a studiare almeno un paio di formule, sia per un acquisto a titolo definitivo, che magari con un prestito da ridiscutere poi l’estate seguente. L’ambientamento dell’olandese in Premier League è stato a dir poco disastroso, con 24 presenze, 3 gol e 1 assist in questa stagione ad Old Trafford.
Per l’idea di calcio di Thiago Motta, Zirkzee è quello che ci vuole, potendo donare sia un gioco associativo più convincente con i compagni, sia quella sorta di regia avanzata che di certo Vlahovic (ma anche Kolo Muani), non hanno. Chissà che alla fine l’ex allenatore del Bologna non possa ritrovare l’uomo che ha fatto le sue fortune. Staremo a vedere.
