Emiliano Viviano parla del caso Balotelli con il Genoa, rivela il retroscena su Vieira e dice di essersi pentito di aver lasciato l’Inter
“POTEVO RESTARE ALL’ARSENAL, WENGER GIA’ MI CONOSCEVA” – “Andai all’Arsenal negli ultimi giorni di mercato. Rimasi incastrato al Palermo con Zamparini che voleva tenermi a tutti i costi in Serie B. Lui si era fissato che dovevo giocare in Serie B. Szczesny si ruppe le due braccia con i pesi in palestra, l’Arsenal voleva puntare su di lui e Fabianski aveva già detto di voler andare via. Quindi loro dovevano trovare un portiere che avesse esperienza e che potesse fare tutto: giocare e non lamentarsi di stare in panchina. Vigorelli, mio agente, andò lì per fare un’operazione e parlò con Wenger, il quale gli spiegò che cercavano un portiere. Vigorelli fece il mio nome. Wenger già mi conosceva, perché la sua squadra di scout mi cercò quando ero giovane, al Brescia. Allora a quel punto mi ritrovai a decidere: Serie B col Palermo o Arsenal? Scelsi di andare all’Arsenal. Potevo rimanere a fine anno, ma rifiutai. Fabianski andò via, io però scelsi la Sampdoria. Se mi sono pentito? No”.
“MI PENTO DI AVER LASCIATO L’INTER. PER LORO SAREI DOVUTO RESTARE, MA IO FECI LA GUERRA” – “Avendo conosciuto quel mondo e visto i soldi che girano, sarei andato parecchio prima in Premier League. Ho visto catafasci di portieri giocare e guadagnare tanto. Già da giovane ebbi l’occasione di andare in Premier League. Mi cercò il West Ham, il Liverpool, il Nottingham Forrest. Però io ero dell’Inter, mi sentivo invincibile. Loro mi hanno sempre trattato bene, ma le strade si sono separate. Fossi stato per loro, sarei dovuto restare all’Inter. Mi pento di esser andato via all’Inter in quel modo. Feci la guerra con Branca per andare via”.
“BALOTELLI SI STA COMPORTANDO DA PROFESSIONISTA, L’ALLENATORE E’ SUPPORTATO DAI RISULTATI MA DAL PUNTO DI VISTA UMANO…” – “Dal punto di vista umano ci si comporta in maniera diversa. Il Balotelli che tutti si aspettavano avrebbe fatto casino, invece lui si sta comportando bene, da professionista. L’allenatore fa le sue scelte ed è supportato dai risultati. Ma dal punto di vista umano… Non capisco perché non ci si comporta da uomini. Preferisco che Vieira dica “non ti voglio, faccio giocare ad un altro”. Mi meraviglio di Mario, perché io personalmente ci avrei litigato. Per me il rispetto e il rapporto umano non deve mai mancare. L’importante è essere dritti e sinceri. Il mio grande esempio è Mihajlovic. Se non gli piaceva un giocatore, lo diceva”.
“PER ME BALOTELLI PUO’ GIOCARE ALLA ROMA. AL GENOA NON SANNO GESTIRE QUESTO TIPO DI PRESSIONE” – “Per me, Mario Balotelli dovrebbe giocare nelle squadre come la Roma, dove c’è un approccio dominante alla partita e lui può essere una soluzione come riserva o alternativa. Ovvio che se gioca in un Genoa dove Pinamonti fa la guerra con tutti e Vitinha fa il terzino, un allenatore preferisce un dinamismo diverso. In una squadra che lotta per la salvezza, fa fatica. Poi Balotelli si porta una pressione addosso. Si parla sempre di lui e in una società come il Genoa non sono abituati a gestire questo tipo di dinamica. La Roma? Non ha un’altra punta. Se entra Shomurodov, potrebbe giocare Balotelli. Nella Juventus? Sarebbe funzionale, soprattutto il Balotelli di ora. Mario viene più incontro rispetto a prima, fa più il rifinitore. Se può fare il vice? Sì, l’ha fatto al Genoa perché non può farlo alla Roma. Ovvio che se lo fai riscaldare 40 minuti e lo fai entrare al novantesimo per due secondi, girano i cogl***i. Ma girerebbero a tutti, anche a Mbangula che ha 20 anni”.