Il mercato della Lazio potrebbe infiammarsi proprio nelle prossime ore: è arrivato anche l’annuncio del club.
Il percorso di crescita della Lazio fino a questo momento è stato netto e convincente: la squadra di Baroni è nei piani alti della classifica e punta ovviamente a chiudere la stagione con un piazzamento europeo, meglio se quello Champions.
L’allenatore dei biancocelesti sa bene che i prossimi mesi saranno cruciali e racconteranno molto di quello che potrà fare la squadra biancocelesti da qui alla fine. Al tempo stesso, però, la sessione invernale di calciomercato potrebbe concretamente rappresentare un momento cruciale per provare a portare a Roma calciatori utili alla causa.
Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, sta valutando tutte quelle che possono essere delle opportunità da poter sfruttare. C’è, però, anche il tema del mercato in uscita che tiene banco: il direttore sportivo ha svelato in queste ore dei retroscena molto particolare.
Mercato Lazio, l’annuncio del direttore sportivo
“Io guardo in questo momento in casa nostra, Baroni e tutto lo staff stanno facendo un grande lavoro. Il mercato deve rispondere a delle esigenze, se c’è un’esigenza la seguiamo, altrimenti sono mode. Se ci fermiamo a nomi come Belahyane, Fazzini e Casadei significa fermarsi alla notte dei tempi”, ha detto Fabiani ai canali ufficiali del club.
“Noi abbiamo fatto un’offerta all’Empoli per Fazzini perché è un 2003 e oggi può rappresentare un giocatore di prospettiva che nel giro di 1-2 anni può diventare il Rovella o il Tonali della situazione, ma per fare un matrimonio bisogna essere in due. Evidentemente dall’altra parte hanno altre esigenze e come dico sempre i migliori affari sono quelli che non si fanno. Vale per Fazzini così come per Belahyane e Casadei”, ha ancora ammesso il direttore sportivo.
Spazio, come detto, anche al mercato in uscita: “Ci sono stati richiesti 6-7 giocatori da squadre che rappresentano il top in Italia e all’estero. Se noi diamo via un giocatore perché dobbiamo fare cassa andiamo contro il nostro modus operandi. Se dico che c’è un programma che va da 0 a 3 anni come faccio oggi a privarmi di un pezzo importante, o anche di più pezzi importanti. Ci sono stati chiesti Rovella, Dele-Bashiru, Castellanos e Tavares“, la rivelazione del dirigente biancoceleste.
