Un passato al PSG e la possibilità di arrivare in Italia per indossare la maglia del Napoli, poi la stima di Claudio Ranieri nei suoi riguardi: il giocatore racconta i tanti retroscena.
Occasioni, incontri fortunati, passioni che restano. La carriera di un calciatore è fatta di tanto oltre al talento. Una serie di coincidenze che consentono di vivere esperienze uniche oppure di mancare opportunità che avrebbero potuto comportare una svolta ulteriore. Succede a tutti, anche a un difensore che può vantare 20 titoli in bacheca a 32 anni e il desiderio di mettersi ancora in gioco.
Classe 1992, francese, terzino di spinta rapido e con ottima propensione offensiva. Si tratta di Layvin Kurzawa, la cui ultima esperienza professionale si è conclusa al PSG nella stagione 2023-24, poi è rimasto svincolato alla ricerca di squadra. La quasi totalità della sua carriera si è svolta nel club parigino, con una parentesi al Monaco e un intervallo in Premier League, in prestito al Fulham.
Il desiderio però è sempre stato quello di potersi sperimentare anche nel campionato italiano, giacché Kurzawa è un grande appassionato di Serie A. A ‘gianlucadimarzio.com’, infatti, ha raccontato di aver seguito con attenzione il periodo in cui dominava la Juventus e poi ricorda i grandi calciatori che hanno lasciato il segno nel Belpaese, da Kaka a Pirlo, senza trascurare le gesta avvincenti dell’Inter del Triplete. Un vero conoscitore della realtà italiana, che se deve scegliere stando a oggi, dice “Inter per il gioco e la Roma”.
A proposito di Roma, il suo attuale allenatore, Claudio Ranieri, è un grande estimatore di Layvin Kurzawa. Lo racconta il giocatore stesso al sito ufficiale di Gianluca Di Marzio: “Spesso si è parlato della Juve, ma Ranieri mi aveva chiamato quando era in Italia. So che era interessato perché l’ho conosciuto al Monaco. Per me lui è come un secondo padre”. Perciò Claudio Ranieri ci aveva provato anche quando era sulla panchina del Cagliari, ma a Parigi in quel periodo Kurzawa stava davvero bene.
La squadra italiana più vicina a poter contare sul suo apporto in squadra, oltre i dialoghi e gli attestati di stima con i tecnici, è stato il Napoli. Lo rivela il francese: “Nessun contatto troppo concreto in Serie A, se non quello con il Napoli. Mi chiamò il direttore sportivo Giuntoli, era molto interessato e intenzionato a prendermi 4/5 anni fa”. Interessamento che sembra risalire al periodo in cui Faouzi Ghoulam era al centro delle chiacchiere europee di calciomercato e il Napoli sondava il terreno per non restare sguarnito in difesa. Poi il destino ha indirizzato diversamente una storia, che oggi si arricchisce di nuove certezze.
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