Jannik Sinner si appresta a partire per l’Australia. Il debutto stagionale è sempre più vicino. Intanto è arrivato un altro annuncio sulla possibile squalifica
Dopo il Natale trascorso in famiglia, Sinner ha festeggiato il Capodanno a Montecarlo. L’azzurro ha brindato all’inizio del nuovo anno, ospite di Antonio Giovinazzi, pilota della Ferrari nell’Endurance. E’ stato proprio lui con una foto pubblicata su Instagram a documentare la presenza di Jannik ai festeggiamenti, insieme ad altri amici tra cui il ciclista Giulio Ciccone.
Terminate le feste, Sinner si trasferirà in Australia. Il 7 gennaio, alle 6 italiane, è previsto il debutto stagionale nel match di esibizione con l’australiano Popyrin. A seguire, altra sfida amichevole con Stefanos Tsitsipas, l’ultima prevista prima del debutto all’Australian Open, previsto tra il 12 e il 13 gennaio, giornate inaugurale del primo Slam della stagione al quale Sinner si presenta da campione in carica.
Anche a Melbourne, come ormai gli succede da mesi, il numero uno del mondo sarà accompagnato dall’inevitabile pensiero rivolto alla sentenza del TAS sul ricorso presentato dalla WADA contro l’assoluzione dell’ITIA per la positività a due controlli antidoping, riscontrata nella scorsa edizione Masters di Indian Wells.
Sinner, le possibili conseguenze con la squalifica: c’è preoccupazione
La sentenza del TAS è attesa non prima del prossimo marzo. Al momento non si sa ancora la data certa ma sappiamo che nel calendario delle udienze previste fino all’11 febbraio non figura la discussione del caso Sinner. Per la WADA, il tennista azzurro è punibile con una squalifica di 1-2 anni, da commisurare sull’effettivo grado di negligenza da cui è scaturita la positività per contaminazione al Clostebol, una fattispecie quest’ultima già accertata.
Un’eventuale squalifica di Sinner rappresenterebbe indubbiamente uno scossone per il tennis mondiale, privato del suo protagonista, colui che ha dominato il 2024 con 8 titoli vinti e la conquista del primo posto del ranking ATP, tolto a Novak Djokovic.
Una tesi, quella del potenziale danno di immagine al mondo del tennis, supportata anche dall’editoriale di Matthew Futterman e Charlie Eccleshare, pubblicato su The Athletic, di cui ci da notizia TennisWorldItalia. Nella loro analisi sul caso Sinner, i due colleghi hanno sottolineato come una possibile squalifica di due anni per l’azzurro potrebbe avere conseguenze per un decennio per tutto il circuito.
Futterman e Eccleshare ritengono che due anni nel tennis siano un’eternità e che, al contempo, “immaginare il tennis senza Sinner è come pensare che nell’epoca moderna non sia accaduto nulla.” Tutto, insomma, diventerebbe meno interessante anche per gli stessi big del circuito ATP che potrebbero avere difficoltà a trovare il loro miglior livello di gioco senza un rivale competitivo come l’azzurro, sempre protagonista nei grandi tornei.
Intanto, in attesa della sentenza, oltre all’Australian Open, Sinner disputerà anche l’ATP di Rotterdam a inizio febbraio, altro torneo in cui è campione in carica dopo il trionfo del 2024 in finale contro De Minaur.
