Questa stagione non si sta rivelando semplice per Vlahovic che è finito di nuovo ‘sotto accusa’: nel mirino c’è adesso un errore in particolare.
Dusan Vlahovic non sta performando con continuità sotto la guida di Thiago Motta, quindi tutti quei tifosi bianconeri che si sarebbero aspettati una stagione diversa si sono fin qui dovuti ‘accontentare’. Il serbo ha segnato gol pesanti, come contro il Manchester City, ma ciò che gli viene ancora contestata è la freddezza sotto porta che in tanti momenti, soprattutto in campionato, non si sta vedendo.
L’attaccante si sta impegnando non poco ma i gol stanno scarseggiando. Anche perché la Juventus avrebbe spesso e volentieri bisogno delle sue reti. I tanti pareggi arrivati fin qui non hanno aiutato il percorso di Thiago Motta ma non hanno neppure gratificato Vlahovic, consapevole delle sue qualità. Può fare di più e i tifosi si aspettano proprio questo da lui.
C’è però da sottolineare come spesso, a negargli i gol, siano stati anche i grossi interventi degli avversari, come nel caso di De Gea che in Juventus-Fiorentina gli ha negato un gol praticamente già fatto. Ecco, dopo questa importante gara (termina con il risultato di 2-2 all’Allianz Stadium nonostante la buona prestazione dei bianconeri), è arrivato un giudizio molto pesante nei confronti del classe 2000.
Vlahovic nel mirino: c’è chi pensa che la Juve abbia fatto un grosso errore con un’operazione di mercato
Ai microfoni di ‘Calciomercato.com’, prendendo ad esame Juve-Fiorentina, Sandro Sabatini ha dichiarato: “A proposito di Kean e del confronto a distanza con Vlahovic… Ecco, i punti sospensivi dicono già tutto: in questa partita e finora in questo campionato, tra i due non c’è paragone“.
Il motivo? La spiegazione è chiara: “Al momento stravince Moise Kean (che ha anche segnato a Torino, ndr.), che la Juve in estate ha ‘regalato’ per una quindicina di milioni. Oggi vale almeno il triplo”. Tra i due per il giornalista non ci sarebbe storia, almeno al giorno d’oggi, ma il vero errore sarebbe stato quello di cedere l’attaccante italiano ai Viola.
Anche più semplicemente per un motivo molto semplice: ad oggi, con Milik ancora infortunato, non c’è un’alternativa vera al serbo. O deve fare lui gli straordinari o qualcuno deve essere riadattato. I giudizi continuano perciò in tal senso ad essere nettissimi.