È morto un simbolo del calcio italiano, dolore infinito

Grandissimo lutto nel mondo dello sport. In particolare il calcio è rimasto molto toccato dalla morte di un personaggio molto vicino a noi.

Il calcio è uno sport a cui tutti noi siamo molto legati. Fin da piccoli insieme ai nostri familiari assistiamo in tv, fuori al bar o su giornali di commenti relativi a quello che almeno in Italia è sicuramente lo sport più seguito. Per questo la notizia improvvisa con questa morte ha lasciato di stucco e tristi tutti gli appassionati.

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È morto un simbolo del calcio italiano, dolore infinito (Ansa) TvPlay

In questi giorni è morto un vero e proprio simbolo del calcio italiano, un uomo che non giocava ma che per anni ha raccontato lo sport e in generale il calcio davanti a milioni di appassionati. E lo ha fatto distinguendosi sempre per la sua pacatezza ed il suo modo di porsi. E’ venuto a mancare Gianpaolo Ormezzano, scomparso all’età di 89 anni. Giampaolo lascia la moglie e tre figli, uno tra le tante cose sta provando a ripercorrere le sue orme nel mondo del giornalismo.

Ha fatto parte di un giornalista di altri tempi, ma riusciva sempre a raccontare nel migliore dei modi questo sport. A partire dai Mondiali e gli Europei fino alle Olimpiadi e tanti lo definiscono un vero e proprio ‘gigante’ del mondo del giornalismo. La notizia della sua morte ha scosso molti appassionati del settore e tanti giornalisti e addetti ai lavori nel mondo del calcio hanno espresso il proprio cordoglio.

Lutto nel mondo del calcio, è morto un grande appassionato

Lo abbiamo visto come icona e prima firma come La Stampa e il Guerin Sportivo ma conduceva una sua rubrica anche in giornali non a carattere sportivo come ‘Famiglia Cristiana’. Negli anni è riuscito a distinguersi in vari modi ed è stato per cinque anni, rispettivamente dal 1974 al 1979, direttore di Tuttosport.

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È morto un simbolo del calcio italiano, dolore infinito (Lapresse) TvPlay

Ha scritto di calcio ma non solo, era un grandissimo appassionato di ciclismo e fu lui a scrivere nel 1960 della morte di Fausto Coppi, uno dei suoi più grandi idoli venuto a mancare per la malaria. Ha raccontato Superga e la morte di Gigi Meroni, investito a soli 24 anni nel 1967.

Gianpaolo Ormezzano scriveva di calcio ma non solo, lo abbiamo amato per il suo modo di porsi gentile e negli anni scriveva di qualsiasi cosa: ciclismo, basket o sci e anche motori. Ormezzano ha avuto questa sua passione da giovanissimo, basti pensare che è diventato direttore di Tuttosport a soli 39 anni, quasi un record e solo Gianni Brera – direttore della Gazzetta a 30 anni – è riuscito a fare meglio. Insomma, se ne va una vera e propria icona del giornalismo.

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