Jannik Sinner non si pone limiti: obiettivi per il 2025 già fissati, il campione ha le idee chiarissime e il messaggio non lascia dubbi.
Jannik Sinner, in attesa della sentenza su cui sta lavorando il Tas di Losanna per il ‘caso Clostebol’, sta continuando con gli allenamenti in vista del 2025 che sarà ricco di impegni. Il 2024 che sta volgendo al termine, l’ha letteralmente consacrato ma il campione non ha dubbi: ha già obiettivi chiarissimi per la prossima stagione.
Il 2024 per Sinner è stato, al netto di tutte le difficoltà, un anno d’oro: tutto è iniziato con gli Australia Open ai quali ha aggiunto anche la vittoria degli US Open; poi le ATP (1000 con Miami Open, Cincinnati Open e Shangai Open; 500 con Halle Open e Rotterdam; Finals con il trionfo di Torino); la Coppa Davis; la Six Kings Slam a Riad.
Il tutto conquistando il primo posto della classifica ranking ATP e consolidandolo almeno per tutto l’anno. Un ragazzo di soli 23 anni che, lavorando sodo, ha stracciato record su record, facendo la storia del tennis italiano nel mondo. Ma non è certamente finita qui perché l’altoatesino ha già messo in chiaro tutto quello che riguarda il futuro: c’è ancora qualcosa da poter conquistare, mantenendo il livello altissimo.
Sinner e gli obiettivi del prossimo futuro: il numero 1 del tennis non ha nessun dubbio
Ai microfoni di ‘Tennis Magazine’, Jannik Sinner ha dichiarato: “I risultati non arrivano direttamente. Ho lavorato molto negli ultimi anni per trovare il modo di essere efficace nei momenti importanti. Pensavo di essere un grande giocatore quando sono entrato nella top 10, ma non sentivo di poter battere i migliori al mondo, per cui dovevo aggiungere qualcosa al mio tennis. Un po’ alla volta siamo riusciti a farlo”.
“Nelle partite – ha continuato – a volte faccio bene, a volte meno bene, ma nella mia testa so che è la strada giusta. Abbiamo lavorato un anno e mezzo per poter utilizzare questi colpi in partita. Il servizio, in particolare, è diventato un’arma più importante, soprattutto nei momenti importanti. Adesso stiamo lavorando ad altro, vedremo i risultati tra cinque, sei, sette mesi”.
“L’obiettivo non è solo giocare un buon tennis a 23-24 anni, ma anche diventare padre a 35 anni. I sogni non si fermano a 23 anni. Ci sono ancora due Major che non ho mai vinto (Roland Garros e Wimbledon, ndr.)”.