Gente come Vinicius Jr servirebbe alla Serie A per rialzare il livello tecnico del campionato: c’è chi ha provato ad acquistarlo sul serio
Al momento l’asso brasiliano del Real Madrid è forse il giocatore più decisivo del mondo, come dimostrato anche nella recente finale della Coppa Intercontinentale, contro i messicani del Pachuca. Vinicius Jr fa gola a molti club.
Per chi avesse avuto ancora dei dubbi è bastato vedere l’esito della finale di Coppa Intercontinentale (nuovo formato disputato a Losail in Qatar), per fugarli immediatamente. Vinicius Jr ha trascinato ancora una volta i suoi alla conquista di un trofeo, il quinto di questo meraviglioso 2024. Si può parlare anche di ciclo finito per Carlo Ancelotti, ma aver conquistato il massimo a livello mondiale, dopo la Champions League, la Supercoppa di Spagna e quella Europea, più la Liga, è qualcosa di pazzesco.
Il migliore in campo, ancora una volta, è stato Vinicius Jr, autore di un gol su rigore e di uno splendido assist per il vantaggio siglato da Mbappé. Il brasiliano classe 2000 è un autentico funambolo e in questo momento risulta immarcabile, figuriamoci per una buona ma non straordinaria squadra messicana. Il risultato era evidente così come il fatto di aver conquistato il FIFA The Best 2024, visto che come lui nessuno ha inciso nel panorama europeo.
Gente come Vinicius Jr o Bellingham manca alla nostra Serie A, che un tempo faceva incetta di campioni di questo calibro. Purtroppo oggi le cose sono cambiate e ora bisogna fare i conti con dei paletti economici e di bilancio che non ci permettono di essere competitivi ai massimi livelli. Per anticipare la concorrenza bisogna lavorare sullo scouting e andare a scovare i campioni in erba prima che esplodano. Molto spesso però questo non viene fatto dai migliori club italiani, che vogliono spendere soldi per ingaggi elevati e giocatori pronti, piuttosto che aspettare i ragazzi.
A parlare di questo, rivelando anche un retroscena piuttosto clamoroso di mercato, è stato il direttore tecnico del Milan, Geoffrey Moncada, all’interno di un documento pubblicato dall’Harvard Business School, che analizza proprio il caso Milan, a livello economico.
“Abbiamo provato a ingaggiare Vinicius Jr. quando aveva solo 17 anni e Jude Bellingham quando ne aveva 20, ma non eravamo in grado di competere con il Real Madrid”. Poi prosegue: “Negli ultimi anni abbiamo portato grandi giocatori nel nostro club e come ex scout vedo come una sfida personale l’obiettivo di prendere profili sottovalutati e farli performare al massimo livello”.
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