Il numero uno al mondo Jannik Sinner riceverà la sentenza tra qualche mese. E non è da escludere una pista.
L’annata 2024 difficilmente sarà dimenticata da Jannik Sinner e da tutti i suoi fan. I suoi numeri parlano chiaro, due titoli del Grande Slam, le Atp Finals a fine anno e pochissime sconfitte in un’annata che lo ha visto quasi imbattibile. L’unico vero problema per Jannik Sinner in questi mesi e nei prossimi è legato purtroppo alla questione Clostebol.
Sinner è risultato positivo a questo farmaco dopo esser entrato a contatto con il massaggiatore che ne stava facendo utilizzo. Anche solo per una cifra millesimale Jannik è risultato positivo, è stato assolto in prima istanza ma la Wada – Agenzia Mondiale Antidoping – ha fatto ricorso ed ora nei prossimi mesi ci sarà la sentenza definitiva.
Premettiamo in primo luogo che Sinner è stato molto sfortunato nel risultare positivo per una cosa per cui non c’entra nulla. Il suo preparatore si stava curando con un farmaco e durante un massaggio gli ha trasmesso inavvertitamente una parte davvero minima che lo ha portato a risultare positivo. Ebbene nonostante questo sia chiaro a tutti ci sono sempre più persone che parlano di una squalifica probabile, Jannik potrebbe venire squalificato per una sorta di negligenza.
Jannik Sinner, il patteggiamento potrebbe ‘salvare’ l’azzurro
Secondo la Wada e la maggior parte degli addetti ai lavori Sinner è ‘colpevole’ di aver avuto negligenza in questa situazione e di non aver controllato il suo staff, magari di non avergli fatto utilizzare guanti come ormai stanno facendo tutti d’ora in poi. E insomma in molti tra tennisti e addetti ai lavori (e tifosi non dell’azzurro) percorrono questa teoria. Il numero uno rischia grosso e per certi versi potrebbe rischiare di vedersi rovinata la carriera.
Un conto è saltare 3-4 mesi e un conto è saltarne di più, come 9 mesi o addirittura oltre 1 anno. I tifosi italiani tremano a questa idea e – anche se per certi versi minima – questa possibilità c’è davvero. Sinner rischia grosso e forse in fin dei conti potrebbe percorrere – insieme al suo team legale – l’ipotesi di patteggiamento. Sappiamo che il patteggiamento è un’ammissione di colpe ma allo stesso tempo risulta un modo per salvarsi da eventuali punizioni più dure. Tre mesi di squalifica non pregiudicherebbero certamente la sua carriera e Jannik potrebbe saltare solo qualche torneo su terra.
Una punizione dura ma che permetterebbe a Jannik di giocare Wimbledon e tanti bei tornei in questa stagione. Insomma il campione azzurro e il suo staff dovrebbe pensare a questa opportunità che – non piacevole – può rappresentare un modo per limitare i danni e salvare la sua carriera. Poi uno si augura che non venga data nessuna punizione all’azzurro, ma meglio sempre evitare qualsiasi rischio.