Il Milan non sta attraversando un bel periodo, e la proprietà RedBird guidata da Gerry Cardinale è sempre più nel mirino delle critiche dei tifosi.
C’è poco di cui essere felici, in questa stagione del Milan. Nonostante gli investimenti estivi la squadra rossonera sta avendo un’annata alquanto deludente, e dopo un inizio stentato e una leggera risalita la panchina di Fonseca è ora nuovamente in bilico. Immancabilmente le critiche dei tifosi si sono rivolte alla società, e in particolare al proprietario Gerry Cardinale, accusato per la confusione che regna nel club.
RedBird, la società di Cardinale, è entrata in possesso del Milan nell’estate del 2022, subito dopo la vittoria dello scudetto, subentrando al fondo Elliott. Da allora, però, le cose non sono andate benissimo, e la rottura tra la proprietà e Paolo Maldini è stata un segnale molto negativo. Le scelte di Cardinale sono state spesso criticate dai tifosi, non ultima quella di assegnare un non meglio precisato ruolo dirigenziale a Zlatan Ibrahimovic.
La recente festa per i 125 anni del Milan non ha fatto che aumentare il malcontento, per il modo in cui è stata organizzata e per il trattamento riservato ad alcune leggende rossonere. La speranza di molti è che adesso Cardinale voglia provare a farsi perdonare investendo in nuovi acquisti già a gennaio, e che la squadra possa risollevarsi. In realtà, però, l’imprenditore statunitense ha avuto altro in mente, in questo periodo.
Nel pomeriggio di oggi è stato reso noto un importante traguardo societario, almeno dal punto di vista dirigenziale. RedBird ha infatti versato 170 milioni di euro a Elliott, riducendo così il suo debito con la precedente proprietà dei rossoneri. Contestualmente, Cardinale ha anche prolungato la scadenza dell’accordo (il cosiddetto vendor loan) al 2028. Una mossa che, se non altro, testimonia il concreto interesse di RedBird nella società rossonera e nel suo futuro.
Due anni e mezzo fa, per entrare in possesso del Milan RedBird aveva infatti chiesto un prestito allo stesso precedente proprietario del club rossonero. Adesso la società di Cardinale deve impegnarsi a ripagare questa cifra, così da consolidare la propria posizione proprietaria alla guida del club.
La riduzione del debito e l’allungamento della scadenza potrebbe dare un po’ più di respiro al Milan, e magari consentire qualche investimento sul mercato a inizio 2025. Tuttavia, guardando il quadro più generale, è chiaro che fino a quando il debito non sarà estinto del tutto i rossoneri dovranno sempre muoversi con cautela, economicamente parlando.
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