Arriva l’ennesimo lutto per il calcio italiano. Una tragedia che lascia sconvolti tutti i tifosi ed è davvero dura ripensarci.
Più volte capita che un lutto possa devastare famiglie e che porti tanto dolore. Questo non avviene solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni e ogni perdita è un dolore incommensurabile per chi gli è vicino. Quando viene a mancare una persona che ha fatto parte della storia dello sport è ancora peggio e l’intera comunità esprime il proprio dolore e il proprio cordoglio.
Negli ultimi anni abbiamo visto diversi casi, tragedie improvvise come quelle occorse a Davide Astori, scomparso poco prima di una partita di calcio o anche tragedie riguardanti calciatori vittime di dure malattie come i casi di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, giocatori ove il loro addio ha scioccato la comunità sportiva.
Mihajlovic e Vialli hanno fatto parte della storia della Sampdoria, squadra dove hanno raggiunto tante vittorie. Nelle ultime ore è venuto a mancare una vecchia conoscenza del club ligure, un giocatore che non ha giocato molto con la maglia blucerchiata ma che i tifosi più attenti ricordano sicuramente. E’ venuto a mancare ore fa infatti Dante Mircoli, ex centrocampista argentino che tra le altre cose ha vestito la maglia storica del club blucerchiato.
Dante Mircoli è nato in Italia, per l’esattezza a Ladispoli in provincia di Roma, ma si trasferi’ con la propria famiglia in Argentina quando era ancora bambino. Ha giocato in storici club argentini e conquistò nel 1973 la Coppa Libertadores con la maglia dell’Independiente; poi il trasferimento in estate in Italia dove rappresentò un vero colpo di mercato per la Sampdoria. Un grave infortunio condizionò però la sua carriera in serie A e Mircoli giocò praticamente quasi nulla nelle due stagioni con la maglia blucerchiata.
Dante Mircoli ha infatti collezionato solo 9 presenze complessive e 2 gol nei due campionati italiani disputati e poi fece ritorno nel suo paese. L’esperienza italiana ha però toccato l’uomo che è sempre rimasto molto legato al club e al ritorno in Sudamerica – dopo il suo ritiro – apri’ un locale che chiamò proprio Sampdoria. Un’altra cosa inusuale riguarda il fatto che Dante provò a chiamare sua figlia Sampdoria, ma l’anagrafe non l’accettò ed alla fine decise di chiamarla Romina.
La Sampdoria come anche altri club hanno espresso il proprio cordoglio per salutare definitivamente il talento blucerchiato. Addio a Dante Mircoli.
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