L’idea del tecnico bianconero continua a non convincere. Cosa farà adesso Thiago Motta, è tempo di cambiare?
Tra Milan e Juventus vince la noia. Chi si aspettava foco e fiamme da quello che storicamente è uno dei big match principali del nostro calcio è rimasto deluso. Un pari a reti bianche che smuove un pochino la classifica di entrambe, ma che, partita da recuperare a parte per i rossoneri, le condanna ai margini del gruppone di testa.
In attesa di Napoli, Lazio e Fiorentina, Inter e Atalanta vincono e guadagnano due punti su Juventus e Milan. Al momento infatti la vetta dista rispettivamente 3 e 9 punti. Se dal lato difensivo almeno le due squadre possono dire di aver retto e di essere uscite con nessun pallone raccolto dalla propria porta, è dal lato offensivo che si palesano alcuni problemi di troppo. In particolare in casa Juventus dove, al di là di Vlahovic, al momento nessun calciatore ha superato 4 reti segnate tra tutte le competizioni.
Il secondo peggior attacco tra le prime sei davanti solo al Napoli di Conte che però ha una partita in meno, fa riflettere e mette Thiago Motta di fronte ad alcune scelte che in questa prima fase del campionato non stanno rendendo come ci si aspettava. Ieri, viste le assenze in attacco, anche il tentativo di schierare Koopmeiners come falso nuove si è rivelato un buco nell’acqua. Mai incisivo l’ex Atalanta nel nuovo ruolo che il tecnico aveva disegnato per provare a trovare soluzioni offensive migliori.
Juventus, le pagelle di Koopmeiners certificano il fallimento dell’esperimento di Motta
Basta d’altronde vedere le pagelle del giorno dopo per rendersi conto di come Koopmeiners sia sta impalpabile ieri. Thiago Motta aveva provato a schierarlo in posizione di falso nueve, con indicazione di scambiarsi la posizione con McKennie, un altro che attaccante non è. Il risultato è stato ben al di sotto delle speranze e delle aspettative del tecnico bianconero.
Poco incisivo, come riportato anche dai voti dei principali quotidiani sportivi e non solo. Si va al 5,5 di Tuttosport al 4,5 di Repubblica. Tutte però concordano su alcuni punti: l’impossibilità per Koopmeiners di essere considerato una valido riferimento in attacco e una non certo velata critica alla scelta di Thiago Motta di impiegarlo lì. Anche a fronte dell’emergenza offensiva, per molti è stato un errore quello del tecnico presumere che l’ex Atalanta potesse svolgere quel ruolo in un match del calibro di quello di San Siro.
