Il tecnico della Roma Juric, nonostante la vittoria sul Torino, non può ancora sorridere. Il tecnico croato continua a trovarsi di fronte ad un bivio.
E’ tornato a respirare Ivan Juric, grazie al successo ottenuto ai danni del Torino giovedì sera. Il tecnico, in ogni caso, non può ancora permettersi di sorridere del tutto. La sua posizione, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, continua infatti ad essere a rischio. Per scacciare, in maniera definitiva, le voci relative ad un possibile esonero il croato dovrà quindi fornire ulteriori prove convincenti nelle tre gare rimanenti prima dell’ennesima sosta dovuta agli impegni delle Nazionali.
Domenica, alle ore 18, l’allenatore affronterà un’altra sua ex squadra: il Verona, attualmente quattordicesimo in classifica a -4 dai giallorossi e reduce dal ko patito per mano del Lecce martedì. Gli scaligeri non vincono dal 4 ottobre e nelle successive tre gare hanno incassato 10 reti siglandone appena uno. Un bilancio negativo che, inevitabilmente, ha fatto finire Paolo Zanetti nell’occhio del ciclone. I gialloblù, di conseguenza, scenderanno in campo con l’obiettivo di invertire la tendenza negativa tuttavia i capitolini non possono permettersi altri scivoloni.
Il quarto posto che vale la qualificazione alla Champions League (occupato dalla Lazio e dalla Fiorentina) dista 6 punti e qualsiasi risultato differente dalla vittoria comprometterebbe, già a novembre, le ambizioni di gloria della società. Passi falsi non saranno più tollerati dai Friedkin, pronti ad intervenire nel caso in cui la situazione dovesse di nuovo peggiorare. Juric, dal canto suo, ha le idee chiare e le porterà avanti fino a quando gli sarà consentito. In campo andranno i giovani talenti a disposizione. Molti dei senatori, invece, finiranno ai margini.
Verona-Roma, Juric non può sbagliare: le scelte del tecnico
Contro il Toro, nella sfida decisiva per il suo futuro, il mister si è affidato a sette giocatori Under 25 schierando dall’inizio Enzo Le Fée, Manu Koné, Nicola Zalewski, Tommaso Baldanzi, Evan Ndicka, Mile Svilar e Niccolò Pisilli. Solo panchina per Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante e Leandro Paredes, destinato a lasciare la Città Eterna a gennaio per trasferirsi al Boca Juniors. La formazione che scenderà in campo domenica, al netto di qualche piccola e comprensibile modifica dettata dal turnover e dall’impegno di giovedì in Europa League, sarà molto simile.
Certo, inoltre, l’impiego di Paulo Dybala autore del gol risultato decisivo per battere i granata. Juric si aggrapperà anche al talento dell’ex Juventus (in scadenza a giugno) per restare sulla panchina romanista. Sulla sua testa pende una spada di Damocle.