Il tecnico del Milan colpito fortissimo, ecco cosa è stato detto: i dettagli.
L’Italia del calcio vive una situazione ambivalente. Da un lato l’ottimo andamento della Nazionale maggiore nelle ultime settimane sta facendo tornare un po’ di fiducia sui volti di tutto l’ambiente e dei tifosi. La vittoria contro la Francia e contro Israele (sia all’andata che al ritorno) ed il pareggio in condizioni di sofferenza contro il Belgio, dimostrano che Luciano Spalletti sta facendo un buon lavoro sulla panchina azzurra.
Dall’atro lato, tuttavia, non va dimenticato che, a parte la vittoria dell’Europeo nell’estate 2021, l’Italia non ritrova lo smalto di un tempo da ormai un bel po’. La mancata qualificazione ai mondiali di calcio sono solo la punta dell’iceberg di un sistema che sta cercando di ricostruirsi totalmente. Ne ha parlato Il presidente della FIGC Gabriele Gravina in un’intervista ai microfoni de Il Messaggero.
“Esserci al prossimo (mondiale, ndr.) è un mio cruccio. Ne ho mancato uno da presidente, quello del 2022, anche se mi attribuiscono anche quello prima. Solo partecipare a un Mondiale per un paese è una vetrina, un motivo di aggregazione per la gente. Ma le prospettive sono buone, sarà importante fare bene in Nations per il ranking e avere un sorteggio migliore alle qualificazioni”, ha commentato Gravina.
Nazionale, secondo Gravina il problema è chiaro: i dettagli
Secondo il presidente il problema principale della nostra Nazionale sta nel mancato da parte dei club italiani utilizzo dei giovani, che quindi faticano a crescere. Una bella staccata, dunque, con Gravina che ha anche fatto un esempio abbastanza importante.
“I talenti li abbiamo, rincresce vedere però come spesso non vengono utilizzati dai club, penso a Camarda del Milan. Il talento ha bisogno di opportunità, all’estero le danno”, ha proseguito. Ed in effetti nella nostra Nazionale il più giovane è Pisilli (2004, alla prima convocazione) senza il quale il più giovane sarebbe Udogie (presto 22enne). Nessun, dunque, sullo stile di Yamal in Spagna, un giovanissimo pronto a rappresentare il futuro a lungo termine della Nazionale.
“Negli ultimi cinque anni di nostra governance abbiamo avuto i risultati migliori nelle giovanili. Dalla 20 alla 19 fino al nostro orgoglio: la Nazionale Under 17 , il simbolo di una progettualità. Quei ragazzi hanno battuto 3-0 il fortissimo Portogallo anche in intensità e gioco. Ecco, non mancherà molto che l’Italia tornerà a essere riferimento con la nazionale maggiore, tornerà nella ristretta cerchia dei grandi mondiali”, ha concluso, però, un Gravina speranzoso.