Le prospettive future non sembravano essere così chiare, fin quando è stato il giocatore in prima persona a mandare segnali all’Inter.
Seconda in classifica alle spalle del Napoli dopo le prime sette giornate del campionato di Serie A, l’Inter campione in carica alla ripresa dopo la sosta Nazionali disputerà una prima gara verità contro la Roma. Avversaria mai semplice da affrontare, ma occasione imperdibile per la formazione guidata da mister Simone Inzaghi per dimostrare la forza della sua rosa. Da rivedere sembra più che altro la tenuta difensiva della squadra nerazzurra, la quale ha subito già nove reti da inizio stagione, oltre all’amaro in bocca lasciato dalla sconfitta nel derby contro il Milan.
Risposte arrivano anche dai giocatori impegnati con le proprie Nazionali. Sfide che richiedono energia e preoccupano gli allenatori dei club dal punto di vista dello sforzo, eppure spesso importanti per i calciatori al fine di rilanciarsi e mandare anche dei chiari messaggi. Uno di questi all’Inter è stato indirizzato in occasione di Austria-Norvegia di Nations League.
La formazione di casa si è imposta a Linz con un rotondo 5-1, firmato anche da una doppietta di Marko Arnautovic, protagonista di un’ottima prestazione. Al termine del match l’attaccante, legato all’Inter da un contratto fino al termine dell’attuale stagione sportiva, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media locali, che rassomigliano molto a un chiarimento oltre a dirsi particolarmente soddisfatto della sua Nazionale, spesso sottostimata.
Spesso sotto i riflettori per studiarne al dettaglio il rendimento, Marko Arnautovic ha approfittato della grande vittoria per rispondere alle critiche spesso indirizzate sia a lui che agli altri compagni di Nazionale: “Dopo le prime gare, tutti pronti a dire che questo o quello non funzionino. Ora vi abbiamo mostrato chi siamo, sono davvero orgoglioso della squadra”. Ma per quanto tempo ancora vi farà parte?
Giunto ai 35 anni, in molti cominciano a domandarsi per quanti anni ancora Marko Arnautovic si sentirà in forma per difendere la maglia dell’Austria. Al momento però l’attaccante fa una sola stima: “Non decido io, nessuno in realtà decide. Decide Dio per quanto tempo ancora posso giocare, senza infortuni”. A suo modo un messaggio che può avere come destinatario anche l‘Inter. Per adesso il giocatore austriaco si sente ben pronto per assumersi le responsabilità dell’attacco di una squadra e nei suoi ragionamenti non esistono piani che lo vedano nel breve tempo lontano dal manto erboso.
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