Il Milan pronto a correre ai ripari durante la sessione invernale del mercato. Nel mirino è finito un giocatore militante in Serie A.
Il Milan ha cominciato a riflettere in vista della sessione invernale del mercato. I risultati ottenuti finora tra campionato e Champions League non hanno infatti soddisfatto il management coordinato da Zlatan Ibrahimovic: da qui la volontà del club di prendere almeno un rinforzo a gennaio, in modo tale da rimpolpare la rosa e renderla maggiormente profonda. Il mirino, in particolare, risulta puntato su un giocatore militante in Serie A, di talento ma caduto in disgrazia nella sua attuale squadra.
Il nome, rivelato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, è quello di Fabiano Parisi della Fiorentina scivolato indietro nelle gerarchie di Raffaele Palladino. Già riserva del capitano Cristiano Biraghi, l’ex Empoli ha visto ulteriormente ridursi gli spazi in seguito all’acquisto di Robin Gosens divenuto il padrone incontrastato della fascia mancina. Il 23enne, in questo primo scorcio di stagione, ha collezionato 6 presenze di cui 3 in Serie A ed altrettante in Conference League, per un totale di 351 minuti in campo ed un assist. Il suo futuro, alla luce della situazione venutasi a creare, è quindi tutto da scrivere.
I rossoneri si sono iscritti alla corsa ritenendolo un elemento quanto mai interessante, dotato di ancora ampi margini di miglioramento. Contatti tra le parti non sono scattati ma, intanto, il Milan ha individuato la formula tramite cui si cercherà di ingaggiarlo: si parla di un prestito fino al termine della stagione con diritto di riscatto. L’acquisto del classe 2000 consentirebbe di risolvere una delle principali criticità esistenti ovvero l’assenza, in rosa, di un vice-Theo Hernandez affidabile.
Fonseca, fin qui, in assenza del francese ha impiegato Filippo Terracciano e Strahinja Pavlovic ma entrambe le soluzioni non hanno convinto il tecnico portoghese. L’ex Verona è stato utilizzato soltanto lo scorso 31 agosto contro la Lazio, per poi tornare in panchina e non essere mai più utilizzato. Il serbo, invece, è adattato in quel ruolo essendo un centrale e pertanto fa fatica quando deve spingere sulla fascia.
Ecco perché l’ingaggio di un cursore abituato a partecipare alla costruzione della manovra offensiva è ritenuto prioritario dalla dirigenza. Ora resta da vedere in che modo evolveranno le interlocuzioni, con il Milan che, al tempo stesso, proverà a chiudere in maniera positiva la trattativa riguardante il rinnovo di Theo Hernandez.
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