RAMPULLA: “MI PIACE LA TRANQUILLITA’ DI DI GREGORIO. VEDO MOLTO BENE LA JUVE DI THIAGO MOTTA”

L’ex portiere Michelangelo Rampulla è intervenuto in diretta su TvPlay

“CONTENTO PER POGBA” – “Riduzione squalifica Pogba? Contento per lui, spero possa avere la voglia di essere ancora un calciatore vero. Può essere un nuovo inizio per lui. Sicuramente il periodo di inattività non sarà stato facile anche nell’intensità degli allenamenti. Dipende tutto da lui ora, lui sa cosa ha dentro”.

“VEDO MOLTO BENE LA JUVE” – “Juve? La vedo molto bene, specialmente nelle ultime partite. Ha una grande solidità difensiva e ciò è la base per vincere qualcosa. E’ una squadra solida, poi quando vinci match come quelli contro il Lipsia è tutto di guadagnato. Queste genere di vittorie danno molto per il proseguo della stagione. Poi sono convinto che quando arriva un tecnico nuovo è importante dare organizzazione difensiva anche perché poi davanti c’è talmente tanta qualità che le cose vengono naturalmente. Chi avrei preso a giugno tra Thiago Motta e Conte? Antonio è una sicurezza, una garanzia. Motta più una scommessa. Se devo proprio dire un nome dico Conte”.

“BRUTTA TEGOLA L’INFORTUNIO DI BREMER” – “L’infortunio di Bremer? Sarà importante non affrettare il recupero. Tegola pesante per la squadra visto che dava solidità a tutto il reparto. Parliamo di un difensore diventato il perno della difesa bianconera”.

“POTREI ESSERE D’ACCORDO SULL’ALLARGARE LE DIMENSIONI DELLA PORTA” – “Potrei essere d’accordo sull’allargare le dimensioni della porta perché i portieri di adesso hanno una struttura fisica diversa rispetto ai miei tempi. Adesso oltre ad essere alti sono anche agili come per esempio Donnarumma. Togliere un calciatore dalla formazione per passare a 10 come dice Platini? No, non sono d’accordo”.

“OGGI FORSE CAMBIEREI QUALCOSINA DELLA MIA CARRIERA” – “Se rifarei la stessa scelta di diventare il secondo della Juve a 30 anni? Io scelsi così perché era l’ultima occasione per andare in una big. Adesso, forse, qualcosina cambierei. A quei tempi giocavo spesso comunque, rimanevo sempre concentrato perché mi allenavo sempre al massimo, pensando di essere sempre titolare. Forse questo mi teneva vivo, anche in panchina non stavo mai zitto. Ringrazio Peruzzi che spesso si infortunava e mi faceva giocare (ride, ndr). Una volta a Firenze si fece male salendo le scale e giocai io al suo posto senza riscaldamento, un episodio che ricordo benissimo. Come finì quel match? 1-1: mi segnò verso la fine Robbiati, grande giocatore”.

“MI PIACE DI GREGORIO” – “Di Gregorio? Ammiro la sua tranquillità, dà sicurezza ai compagni. Penso che il salto dal Monza alla Juve non si è fatto sentire. Voglio comunque sottolineare Perin che è comunque sempre affidabile. Perché Peruzzi è sempre stato così sottovalutato? Perché stava sempre zitto, nel senso che era solo sostanza e non fuffa. Glielo dicevo sempre”.

 

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