C’è tensione in casa Inter, e questa volta non proprio per motivi sportivi. Le ultime notizie extra-campo preoccupano la società e i tifosi.
La sconfitta nel derby è già alle spalle per Simone Inzaghi e i suoi ragazzi, che sabato scorso sono tornati a vincere in Serie A contro l’Udinese e in settimana hanno travolto la Stella Rossa. Domani l’Inter torna di scena nel campionato italiano contro il Torino, una delle sorprese di questo inizio di stagione, con l’obiettivo di continuare la sua rincorsa alla vetta della classifica. Ma a preoccupare tutto l’ambiente nerazzurro sono però ben altre questioni.
Ci riferiamo ovviamente al caso ultras, scoppiato negli scorsi giorni, e che sta chiaramente facendo discutere a più livelli nel mondo del calcio italiano. L’arresto di diversi esponenti delle curve di Inter e Milan ha riportato l’attenzione del generale sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle tifoserie italiane. Una situazione che era già emersa nel 2016, quando sotto i riflettori c’era allora la sola Juventus.
In questo caso, però, i magistrati di Milano hanno indicato anche dei legami tra questi ultras e le due società meneghine. I nomi di dirigenti e anche tesserati sono saltati fuori dalle indagini, in relazione alla cessione di biglietti ai leader delle due curve. La situazione è particolarmente seria, a quanto sembra, all’Inter, dove anche Simone Inzaghi avrebbe parlato con gli ultras della questione biglietti. Un esperto ha spiegato cosa rischiano allora i nerazzurri.
Le regole parlano chiaro: se venissero accertate delle gravi responsabilità da parte di persone che lavorano all’Inter, la squalifica sarebbe inevitabile. Lo ha spiegato al portale ‘Cronache di Spogliatoio’ l’avvocato Paco D’Onofrio, intervenuto sulla questione. Esclusi invece i punti di penalizzazione: se anche venisse provato un comportamento attivo da parte della società, si arriverebbe al massimo a un’ammenda. Ma i dirigenti coinvolti sarebbero squalificati, ovviamente.
D’Onofrio ha chiarito che, in casi come questo, le sanzioni nei confronti dei dirigenti sono generalmente più pesanti rispetto a quelle per i tesserati. La situazione è seria, ma in base a quanto è stato reso pubblico finora i tifosi interisti possono tirare un sospiro di sollievo. “Non mi sembra ci siano responsabilità a carico di questi tesserati” ha infatti precisato l’avvocato. Non resta che aspettare e vedere come si evolveranno le indagini e i processi sulla vicenda.
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