Sinner è al centro del dibattito, e purtroppo per lui non solo per ragioni sportive: del suo caso ha parlato anche una ex leggenda del tennis.
Non è proprio il migliore dei momenti, per Jannik Sinner. Il numero 1 del tennis mondiale si trova fortemente messo in discussione a causa del caso doping, e il rischio è che tutto questo possa influire negativamente sulle sue prestazioni. La sconfitta in finale del torneo di Pechino contro Alcaraz suona ad alcuni come un segnale d’allarme, visto il crollo subito dal campione italiano, che pareva in controllo del match. Ma per adesso la vera questione sta nelle aule di tribunale.
Il 26 settembre, com’è noto, la WADA ha infatti ricorso al TAS per il caso doping che riguarda il tennista 23enne di San Candido. La vicenda è nota: Sinner era stato trovato positivo al Clostebol, una sostanza dopante che avrebbe assunto involontariamente a causa di un massaggio. Il tennista aveva avuto modo di difendersi per tempo e chiarire all’ITIA la sua innocenza, riuscendo a fare in modo che il caso non divenisse pubblico prima della sentenza.
Alla fine, Sinner è stato assolto dalle accuse di doping da parte dell’agenzia che regola questi casi all’interno del mondo del tennis, ma ciò non ha evitato le polemiche. Il fatto che il caso sia stato tenuto privato fino alla sua risoluzione ha creato molti sospetti di favoritismi nei confronti del numero 1 al mondo. Anche dei colleghi tennisti e tenniste hanno sollevato dubbi su come è stato condotto il processo, e alla fine la WADA ha deciso di ricorrere contro la decisione.
Cosa succederà adesso non è chiaro, ma la questione, che pareva ormai chiusa, è stata improvvisamente riaperta, e il suo esito è chiaramente imprevedibile. Difficile immaginare che il tennista italiano possa essere del tutto tranquillo, nonostante sia convinto di essere nel giusto. Il clima attorno a Sinner è comunque abbastanza critico, e lo confermano le parole di Andy Roddick, ex tennista statunitense, numero 1 ATP tra il 2003 e il 2004.
Il 42enne ex campione originario del Nebraska ha detto di non credere che Sinner abbia assunto consapevolmente il Clostebol, che non dà alcun concreto vantaggio atletico. Parlando nel suo podcast, Roddick ha però aggiunto che sarebbe sorpreso se, a questo punto, non ci fosse alcuna sospensione per Sinner. Non di un anno, come richiesto dall’accusa, però: “Alla fine si finirà con una sanzione di 6 mesi” ha ipotizzato Roddick.
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