L’Atalanta, nonostante la rotonda vittoria ottenuta ai danni dello Shakthar, non può sorridere del tutto. Mazzata pesante per Gasperini.
Tre punti per tornare a sorridere e rilanciare le proprie ambizioni di gloria in Europa. Tutto facile ieri per l’Atalanta, impostasi senza particolari patemi d’animo sullo Shakthar Donetsk grazie alle reti siglate da Berat Djimsiti, Ademola Lookman e Raoul Bellanova. Una vittoria che ha consentito alla Dea di salire a quota 4 e sognare così in maniera concreta alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, diretta o tramite i playoff. Gian Piero Gasperini, in ogni caso, non può sorridere del tutto.
Il motivo è da ricercare negli infortuni rimediati dallo stesso Djimsiti e da Odilon Kossounou nel corso della partita. Il 31enne, in seguito ad un contatto di gioco, ha lamentato un fastidio all’anca che ha spinto il tecnico nerazzurro a sostituirlo durante l’intervallo così da non correre rischi ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Il 23enne, invece, intorno all’82esimo minuto si è fermato per un problema muscolare richiamando subito l’attenzione della sua panchina. Gasperini, nelle interviste post-match, ha parlato di crampi tuttavia il quadro sarà maggiormente chiaro soltanto oggi.
Entrambi i giocatori, in mattinata, si sottoporranno ad una serie di esami strumentali che permetteranno allo staff medico orobico di fare luce sull’entità dei rispettivi fastidi e stabile i tempi di recupero. In attesa dell’esito dei controlli, appare complicato pensare che Gasperini possa fare affidamento su di loro per il prossimo incontro di campionato, in programma sabato alle ore 18 contro il Genoa reduce da due ko consecutivi per mano del Venezia e della Juventus. Una partita complicata, visto che al Gewiss Stadium sbarcherà un Grifone ferito e a caccia di riscatto, divenuta ancora più problematica per l’Atalanta.
Atalanta, mazzata inattesa per Gasperini: è emergenza vera
Gli stop di Djimsiti e Kossounou costituiscono una mazzata per Gasperini, già costretto a fare a meno di totem quali Giorgio Scalvini e Rafael Toloi. L’albanese, di fatto, rappresenta il cuore e l’anima della retroguardia nerazzurra mentre l’ivoriano classe 2001 (preso dal Bayer Leverkusen in prestito oneroso a 4 milioni con diritto che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni) è stato uno degli fiori all’occhiello della campagna acquisti condotta dalla dirigenza nell’estate. Gasperini, di conseguenza, dovrà reinventarsi la difesa e capire chi mandare in campo al posto loro.
L’unico certo del posto è Sead Kolinasic. Probabile, poi, l’impiego di Ben Godfrey da poco rientrato in gruppo a causa di in infortunio e non ancora al 100%. L’altra maglia, con tutta probabilità, andrà a Marten De Roon che in passato ha dimostrato di poter giocare anche nel reparto difensivo. E’ allarme vero per Gasperini.