Luigi Di Biagio, quantità e qualità: il rifiuto alla Juventus di cui si è pentito

Luigi Di Biagio è stato un grandissimo centrocampista e sta provando a replicare anche da allenatore. Ma quel rifiuto alla Juventus era suo?

Il mister è stato talent di TvPlay dove ha dimostrato la sua integrità morale diverse volte, riuscendo a spiegare calcio in maniera intelligente e diretta.

Gigi Di biagio seduto in panchina sorride
Luigi Di Biagio e quel rifiuto (ANSA) TvPlay.it

Nato nella capitale il 3 giugno del 1971 cresce nelle giovanili della Lazio, debuttando tra i professionisti proprio coi biancocelesti nella gara persa dai biancoazzurri al Delle Alpi di Torino contro la Juventus per 4-2, l’11 giugno del 1989. Viene ceduto al Monza dove disputa tre stagioni tra Serie B e C1, riuscendo a dimostrare di avere la personalità per fare il titolare e anche per iniziare a segnare i primi gol.

Nel 1992 torna in Serie A, pescato dal Foggia di Zdenek Zeman che gli da grande fiducia, facendolo giocare da titolare come perno centrale nella sua squadra. Le ottime prestazioni gli permettono di tornare nella capitale, stavolta sponda Roma. In giallorosso rimane per quattro anni e conquista anche la Nazionale giocando da titolare il Mondiale 1998 in Francia e prendendosi la colpa dell’eliminazione con un calcio di rigore tirato sulla traversa ai quarti di finale. Sarà anche protagonista della finale di Euro 2000, dove l’Italia perderà sempre con la Francia al Golden Gol, beffata all’ultimo minuto dei tempi regolamentari dove era in vantaggio grazie a un gol di Marco Delvecchio.

Dopo la Roma veste per quattro anni la maglia dell’Inter, dove trova continuità dimostrando di essere un grande calciatore, ma vivendo momenti anche molto difficili come quel 5 maggio in cui perde all’ultima giornata lo Scudetto con i suoi compagni nerazzurri in favore della solita Juventus. Sono esaltanti anche i tre anni seguenti a Brescia dove ha la possibilità di giocare con Roberto Baggio, suo compagno già in Nazionale e all’Inter. Chiude all’Ascoli dove gioca dal gennaio al giugno del 2007 dopo essere stato fermo in precedenza sei mesi.

Luigi Di Biagio e quel rifiuto alla Juventus

Nonostante il nome di Luigi Di Biagio sia stato in passato associato anche alla Juventus, il rifiuto ai bianconeri non è il suo. Il mister dell’Arabia Saudita U23 ha raccontato a TvPlay alcuni particolari legati al passato di un calciatore che speriamo di rivedere già da gennaio in Serie A, Domenico Berardi.

Berardi si avvicina per ascoltare Di Biagio
Il rifiuto di Berardi raccontato da Di Biagio (ANSA) TvPlay.it

L’esterno d’attacco è stato fermato a lungo da un problema fisico che l’ha costretto a saltare quasi un anno di calcio e non gli ha permesso di dare il suo contributo al Sassuolo, retrocesso in Serie B. Il calciatore è stato accostato a lungo alla Vecchia Signora che in passato ha anche rifiutato.

 

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Di Biagio ha specificato: Io sono di parte con Mimmo perché comunque l’ho cresciuto e ci ho perso tanto tempo. È un ragazzo eccezionale. All’inizio si parlava di una testa calda, ma non è assolutamente così, ve lo garantisco. È un ragazzo serio. Secondo me è l’ultimo anno che può andare via. Ha trent’anni”.

Aggiunge: “Io ho sempre detto che mi dispiace di non averlo visto in un top club e si sono anche arrabbiati per questo con me. Non ce l’avevo con il Sassuolo che reputo una grandissima società però mi sarebbe piaciuto vedere Berardi il martedì e il mercoledì in Champions League. Meritava questa possibilità, non dimentichiamo che ha fatto 100 gol in Serie A. È un ragazzo di altissimo livello e ce ne stanno davvero pochi come lui”.

Conclude: “Con la Juventus alla fine lui ha bloccato la cessione un paio di volte, te lo garantisco. Quando aveva 21 anni poteva andare anche al Barcellona o all’Inter. È una scelta di vita. Si doveva misurare in una realtà più grande di lui. Secondo me si è pentito di questa scelta”.

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