Arrivano ottime notizie dal campo per Simone Inzaghi. Il dato è inequivocabile: il tecnico nerazzurro può finalmente sorridere.
L’Inter è in campo contro la Stella Rossa per la seconda giornata della prima fase della Champions League. In questo nuovo formato, con il mega girone unico iniziale, anche la differenza reti diventa fondamentale. Una discriminante che potrebbe, gol in più o gol in meno, significare qualificazione diretta, play-off o addirittura eliminazione.
La Stella Rossa sulla carta si presenta come uno dei match più abbordabili per gli uomini di Inzaghi. Essenziale fare bene. Sia per il risultato in se e per la Champions League, ma anche per dare continuità ai risultati in campionato. Dopo il ko contro il Milan nel derby è arrivata la vittoria ad Udine. Tre punti fondamentali ai quali Inzaghi vuole fare in modo che seguano anche tre punti in Champions League.
E nel primo tempo le cose si mettono subito bene per i nerazzurri. Infatti dopo pochi minuti l’Inter passa subito in vantaggio con la rete di Calhanoglu su punizione. Un gol che, oltre a significare il vantaggio, spezza anche una maledizione che in casa Inter durava da tanto tempo in Champions League. I nerazzurri erano infatti a secco da più di un decennio su calcio di punizione.
Inter, Simone Inzaghi sorride: Calhanoglu torna al gol su punizione
Nota positiva del match contro la Stella Rossa è il gol su punizione di Hakan Calhanoglu. Al di là dell’importanza per la squadra la rete del centrocampista turco è importante anche per un altro motivo. Era infatti da ben 14 anni che l’Inter non segnava in Champions League su calcio di punizione diretto. Questa sera, nel primo tempo del match contro la Stella Rossa è arrivata finalmente la rete su punizione.
Allora fu Wesley Sneijder, il 6 aprile del 2010 nel match contro il CKSA Mosca. Un’annata che, giudicando come è andata a finire, evoca dolci ricordi nelle menti dei tifosi nerazzurri. Era infatti l’Inter di José Mourinho e fine anno i nerazzurri alzarono la Champions League al cielo nella celebre notte di Madrid. Che dire, un finale che gli interisti sperano di rivivere quanto prima. Al momento Inzaghi può sorridere per aver ritrovato il gol su punizione, ma può anche sognare di riuscire, dopo esserci andato vicino due stagioni fa, ad alzare anche lui la coppa dalle grandi orecchie.