Emiliano Viviano è uno dei talent di TvPlay.it, ha dimostrati più volte di essere un vero uomo di sport grazie alla sua trasparenza.
Non è per il fare 0-0, come si usa dire, ma è un ragazzo che dice sempre quello che pensa anche se nel rispetto che porta a tutti.
Nato a Fiesole il 1° dicembre del 1985 si è sempre dichiarato tifoso della Fiorentina, anche se ha dato il massimo per qualsiasi maglia ha vestito nel corso della sua carriera. Cresciuto proprio nelle giovanili della viola, ad appena 17 anni si trasferisce a Brescia, che comprese le sue potenzialità decidendo di girarlo in prestito al Cesena per permettergli di giocare con continuità. Torna poi a giocare con le Rondinelle, diventando uno dei portieri più talentuosi del momento e meritandosi la chiamata in Serie A del Bologna. Anni di fondamentale importanza nella sua crescita che gli permettono di raggiungere la convocazione in nazionale, dove difende la porta azzurra in ben sei occasioni, giocando anche ottime partite.
Due anni coi felsinei valgono per Emiliano la grande occasione all’Inter che in quel momento sta pensando a chi potrà raccogliere la pesantissima eredità di Julio Cesar. In ritiro però si procura un brutto infortunio al ginocchio sinistro che lo tiene lontano dai campi di gioco per sei mesi. Così a gennaio vola a Palermo dove torna titolare. Per lui arriva il momento più emozionante della carriera, quello alla sua Fiorentina dove nella stagione 2012/13 gioca ad altissimi livelli tanto che viene acquistato l’anno dopo, sempre in prestito, dall’Arsenal.
Gli anni più belli del suo percorso li lega, con ogni probabilità, alla Sampdoria dove rimane dal 2014 al 2018, collezionando una serie di prestazioni davvero di altissimo livello nonostante qualche infortunio. Nel 2018 arriva un’altra chiamata all’estero, stavolta dallo Sporting Lisbona dove però rimane solo sei mesi. A volerlo era stato Sinisa Mihajlovic, suo allenatore già in blucerchiato, questi però di fatto rimane allenatore per nove giorni senza mai di fatto giocare un match. A gennaio così “Vivio” viene preso dalla Spal dove in Serie A dimostra di essere ancora all’altezza.
Ha chiuso la sua carriera l’anno scorso ad Ascoli dopo tre anni di ottimo livello in Turchia dove ha vestito la maglia del Fatih Karagumruk.
Emiliano Viviano, anche a TvPlay, ha dimostrato di essere uomo di grande trasparenza, sempre chiaro nelle sue dichiarazioni ed estraneo a quello che è il politicamente corretto in favore di una sincerità che lo rende vero uomo di sport.
Per far capire quanto questo ragazzo possa essere da esempio soprattutto per i giovanissimi che si approcciano al mondo del pallone oggi, è interessante raccontare un episodio. Anni fa si rese protagonista, inconsapevolmente, di un gesto che alzò tantissime polemiche. Alla fine di uno Juventus-Fiorentina andò a togliere la maglia di Andrea Pirlo dalle spalle del compagno spagnolo, gettandola a terra.
Appena arrivato in viola Borja non sapeva della grandissima rivalità tra bianconeri e i toscani e così si era recato sotto il settore ospite con la maglia della Vecchia Signora, chiesta proprio all’ex regista della nazionale, sulla spalla. Viviano aveva di fatto tolto la maglia per evitare fischi al compagno, ma il gesto era stato visto come mancanza di rispetto da parte del portiere verso la squadra più titolata d’Italia.
A TvPlay, non molto tempo fa, Viviano ha raccontato l’episodio, dimostrando di essere onesto intellettualmente, nonostante il gesto non fosse stato minimamente di sdegno nei confronti della Juventus, ma solo per evitare bordate di fischi al compagno ignaro. Spiega: “Ho fatto una cazz*ta nella mia carriera, ma non era voluta, quella della maglia di Borja Valero che era poi diventata famosa. Per quanto io sportivamente odi la Juventus non si butta a terra la maglia di un altro club. Borja Valero era a Firenze da pochi mesi e non sapeva cosa voleva dire, stava andando sotto la curva viola e io l’ho presa e l’ho buttata in terra. Dei tifosi dalla curva hanno ripreso la scena”.
Questi aneddoti dimostrano ancora una volta come Viviano non sia uno che si nasconde dietro agli episodi, con scuse improvvisate come fanno tanti. Questo esempio svela come ci sia ancora nello sport chi sa emettere anche eventuali errori, sa portare rispetto a tutti e lo fa senza girare intorno alle cose e dicendo sempre quello che pensa. In questo di calciatori come Vivio ne ricordiamo davvero pochi.
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