L’Atalanta non è partita come ci si attendeva in campionato, e adesso i detentori dell’Europa League devono fare i conti con un dato inequivocabile.
Che non sia questo il modo in cui l’Atalanta sperava di iniziare la stagione è abbastanza chiaro a tutti. Dopo aver vinto l’Europa League – il primo storico trofeo dell’era Gasperini – la formazione bergamasca ha avuto un avvio stentato in campionato, e un dato spicca su tutti. La crisi dei nerazzurri presenta infatti un problema inedito con cui Gasperini dovrà confrontarsi e a cui dovrà trovare rimedio il prima possibile.
Il dodicesimo posto in Serie A, con appena 7 punti conquistati in 6 partite, non può soddisfare una squadra che da diversi anni è ormai abituata a battagliare nelle zone alte della classifica. La travolgente vittoria dell’esordio in campionato contro il Lecce è stata un fuoco di paglia, tant’è che dopo di allora i bergamaschi hanno vinto solo un altro match. In mezzo, c’è stata la pesante sconfitta con l’Inter e quella inaspettata con il Como, oltre al pareggio – qui più soddisfacente – contro l’Arsenal in Champions League.
In realtà, Gasperini e i suoi ragazzi hanno spesso abituato i tifosi a inizi di campionato un po’ incerti. L’Atalanta è una squadra che, soprattutto per ragioni di preparazione atletica, tende a spuntare sulla lunga distanza. Nulla di cui preoccuparsi, quindi, per il ritmo di queste prime giornate. Se non fosse che, questa volta, la Dea sta presentando un problema per lei inedito, che potrebbe rivelarsi un vero guaio per Gasperini nei prossimi mesi, se non verrà risolto.
Non sono solo i punti in classifica a latitare, ma anche i gol, e questa è una cosa che alle squadre di Gasperini non capita spesso. L’Atalanta ha segnato appena 11 reti, subendone al contempo 12, ma se escludiamo la prima gara contro il Lecce scendiamo a 7 reti in 6 gare. Numeri piuttosto bassi, per una squadra che l’anno scorso ha chiuso come terzo miglior attacco della Serie A. E che sono il vero segnale della crisi della squadra bergamasca.
Un dato che risalta in maniera particolarmente negativa se pensiamo ai grandi investimenti fatti in estate per potenziare l’attacco della Dea. Per i giocatori d’attacco sono stati spesi in tutto 50 milioni, di cui 22 per Mateo Retegui, che se non altro con le sue 4 reti non sta facendo rimpiangere l’infortunato Scamacca. Stanno però mancando Zaniolo, reduce da un infortunio, e De Ketelaere, fermo a un gol. Già 2 reti, invece, per Lookman.
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