Proseguono gli scossoni a Trigoria. La Roma, reduce dalla vittoria contro l’Udinese, ha preso un’altra decisione che sorprende la tifoseria.
Prosegue, in casa Roma, la rivoluzione avviata tramite l’esonero di Daniele De Rossi e proseguita, a sorpresa, con l’addio di Lina Souloukou dimessasi dal ruolo di Ceo a causa delle minacce ricevute e delle tensioni legate alla gestione del mercato estivo. I Friedkin, che ieri hanno annunciato l’acquisizione delle quote di maggioranza dell’Everton, nella mattinata odierna hanno provveduto ad ufficializzare la nomina del nuovo Chief executive officer che, di fatto, andrà a raccogliere il testimone lasciato dalla 41enne greca.
Gli imprenditori statunitensi hanno analizzato diversi profili. La lista, ad esempio, conteneva il nome di Umberto Gandini, attuale presidente della Lega Basket ed in passato nei quadri dirigenziali del Milan. Vagliato anche quello di Giampaolo Montali, conosciuto dalla tifoseria per aver lavorato nella Città Eterna sotto la gestione Sensi. Valute, infine, pure le piste che conducevano a Zvonimir Boban e a Zibì Boniek. Alla fine, però, a sostituire la Souloukou non sarà nessuno di loro. O almeno, non ora.
L’incarico infatti, stando a quanto si legge nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, è stato temporaneamente assegnato a Lorenzo Vitali. Si tratta di un avvocato molto influente negli ambienti giallorossi. Il neo amministratore delegato 37enne avrà quindi il compito di traghettare la società in queste settimane con lo scopo di ripristinare la serenità andata perduta a Trigoria in seguito al siluramento di De Rossi e alla partenza della Souloukou.
Roma, Friedkin hanno deciso: ennesima novità nel club giallorosso
Per Vitali, che in questi mesi ha preso parte alle riunioni della Lega Serie A in qualità di General Counsel giallorosso, rappresenta una vera e propria promozione. Le novità, inoltre, potrebbero non essere finite qua: possibile, in tal senso, l’addio del direttore sportivo Florent Ghisolfi, che durante l’estate ha operato nell’ombra evitando interviste e conferenze stampa. L’operato condotto dal manager è attualmente sotto la lente di ingrandimento dei Friedkin, che si sono presi del tempo per riflettere e valutare il da farsi.
Diverse le mosse di Ghisolfi ritenute poco convincenti, tra cui quella di spendere una parte consistente del budget a disposizione (23 milioni) per acquistare un giocatori finora rimasto ai margini: ovvero Enzo LeFèe, preso dal Rennes e sceso in campo solo 2 volte dall’inizio della stagione. Il profondo restyling societario può andare avanti a stretto giro di posta, riservando altre sorprese ai tifosi. Juric, dal canto suo, dopo aver battuto l’Udinese punta a togliersi ulteriori soddisfazioni.