Putiferio Roma, tensione tra il big e la società: la crisi è senza fine

Sono giorni di grande tensione nella Roma, scossa a causa dell’allontanamento di De Rossi. La dirigenza e un top player ai ferri corti.

Continuano ad essere giorni di grande tensione in casa Roma. Ivan Juric, ormai, ha preso pieno possesso della panchina giallorossa e, in queste ore, sta preparando al meglio la sfida casalinga di domani contro l’Udinese (scavalcata in vetta dal Torino). L’ambiente, in ogni caso, non ha ancora smaltito la delusione e l’amarezza causate dall’esonero di Daniele De Rossi e, soprattutto, dalle modalità seguite dalla dirigenza per sollevarlo dall’incarico. Le stesse utilizzate, lo scorso gennaio, per allontanare José Mourinho.

Gelo tra la Roma e un top player
Lina Souloukou e Ryan Friedkin hanno esonerato De Rossi (LaPresse) – TvPlay.it

La decisione adottata dal management, in particolare, ha provocato la rabbia di Lorenzo Pellegrini che, insieme all’altro senatore Gianluca Mancini, ha chiesto non soltanto spiegazioni in merito ai Friedkin e alla Ceo Lina Souloukou ma anche l’immediato ritorno di De Rossi. Un appello, quello lanciato dai due giocatori, caduto però nel vuoto. La società, infatti, è andata avanti per la sua strada affidando l’incarico di guidare la rinascita capitolina all’ex Torino. L’ennesima testimonianza di quanto siano freddi, al momento, i rapporti tra il capitano e i vertici romanisti.

Per il 28enne si tratta dell’ennesimo momento complicato da gestire in un avvio di stagione, finora, da incubo. In campo, ad esempio, ha fatto fatica a rendersi utile alla causa: 4 presenze, nessun tipo di contributo offensivo, un cartellino giallo e prestazioni opache. Un bottino deludente che lo ha fatto finire nel mirino della tifoseria. Il suo peso all’interno dello spogliatoio, inoltre, rischia di diminuire. La dirigenza, come racconta ‘Il Corriere dello Sport’, prima di cacciare De Rossi ha chiesto a 6 componenti della rosa se la squadra lo seguisse ancora. Ad essere interpellati sono stati Paulo Dybala e Leandro Paredes. Nessuna telefonata, invece, a Pellegrini.

Roma, tensione tra il top player e la dirigenza

Il futuro del classe 1996 appare ora tutto da scrivere. Il posto fisso, all’interno del rettangolo di gioco, non risulta più garantito visto che Juric preferisce i giocatori dinamici capaci di far partire subito il pressing. Possibile, in tal senso, l’impiego di due elementi finora rimasti ai margini, ovvero Enzo LeFée (acquistato in estate per 23 milioni dal Rennes) e di Tommaso Baldanzi, che freme dalla voglia di giocare dopo la tripletta siglata in Under 21.

Gelo tra la Roma e un top player
Lorenzo Pellegrini è ai ferri corti con la società (LaPresse) – TvPlay.it

Ferma, infine, la trattativa relativa al rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2026. Per trovare l’intesa c’è tempo ma, al momento, la permanenza di Pellegrini nella Città Eterna è tutt’altro che certa.

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