E’ finita una partita molto equilibrata tra Juve e Napoli, che muove la classifica di entrambe: ma c’è un evento che non accadeva da tempo
Lo 0-0 tra Juventus e Napoli è stato subito molto discusso per la mancanza di spettacolo nella partita. Ma è chiaro che nel calcio subentrano altre dinamiche, c’è una classifica da muovere e un equilibrio da trovare per tutte le squadre che intraprendono un nuovo percorso. E’ ciò che stanno cercando di fare Thiago Motta e Antonio Conte sulle rispettive panchine.
La partita è stata caratterizzata da momenti in favore di una e dell’altra in diverse fasi, nel complesso Juve e Napoli possono dirsi soddisfatte. I bianconeri non hanno ancora subito un gol in questo campionato, mentre la squadra di Conte sta trovando quella stabilità che non ha mai avuto la scorsa stagione.
Tuttavia, è chiaro che guardando i numeri della Juve di questo primo mese di campionato è facile individuare ciò che Thiago Motta deve migliorare, ovvero la fase offensiva. Nelle ultime tre partite, infatti, la Juve non ha segnato alcun gol e infatti sono arrivati tre pareggi. Sono 9 i punti in classifica e la prossima c’è una sfida difficile a Marassi contro il Genoa dove già Inter e Roma non hanno vinto.
Juventus, terzo 0-0 consecutivo: non succedeva dai tempi di Trapattoni
Il portale ‘Opta’ su X ha fornito un interessante statistica che riguarda la Juventus: “Ha pareggiato tre partite di fila per 0-0 per la quinta volta nella sua storia in Serie A, l’ultima risaliva al maggio 1992 con Giovanni Trapattoni allenatore. Bloccata”. Mentre la fase difensiva è curata molto bene, è dunque in attacco che ci sono i problemi per Thiago Motta.
Ovviamente Vlahovic può fare di più, così come l’apporto degli esterni e dei centrocampisti che deve migliorare sotto porta. E’ un equilibrio importante se la Juve vuole essere competitiva per lo Scudetto con l’Inter e con il Napoli. In conferenza stampa sono anche arrivate le parole di Thiago Motta su Vlahovic.
“Ero soddisfatto di Vlahovic, oggi ho alzato il tono perché lo stadio era pieno e non mi sentiva. Non l’ho mai rimproverato. I solo 6 tocchi? Non è soltanto compito suo, ma anche gli altri devono alimentarlo”. Insomma, se il centravanti serbo è poco dentro la partita è anche perché i compagni non lo coinvolgono moltissimo. Un aspetto su cui lavorare nel corso della settimana.