Juric rivoluzionerà la Roma nel match di domenica contro la capolista Udinese. Due le novità attese nella formazione giallorossa.
Continua a tremare la terra a Trigoria. Ivan Juric, infatti, dopo aver raccolto lasciato da Daniele De Rossi ha intenzione di effettuare una rivoluzione nell’ambiente al fine di gettare le basi di una pronta risalita e far tornare la Roma protagonista in campionato. Il tecnico, in primis, ha fissato subito una regola: i giocatori, al termine dell’allenamento, dovranno restare all’interno del centro sportivo e cenare insieme allo staff tecnico. Soltanto in seguito potranno tornare nelle rispettive abitazioni. Il prossimo cambiamento, ora, riguarderà la formazione iniziale.
L’ex Torino, infatti, ha le idee chiare e domenica, nel match che vedrà arrivare all’Olimpico l’Udinese capolista, conta di schierare un undici molto diverso rispetto a quello impiegato da De Rossi. Due, in particolare, le novità attese ovvero l’impiego dal primo minuto di Enzo LeFée e Saud Abdulhamid. I due, finora, sono rimasti ai margini: appena 2 presenze e 89 minuti per il francese, prelevato per 23 milioni dal Rennes. Ancora peggiore il bottino dell’arabo, mai utilizzato nella precedente gestione nonostante i 5 milioni spesi per prelevarlo dall’Al-Hilal e i buoni numeri totalizzati dal 25enne nella scorsa stagione (9 assist in 51 apparizioni).
Juric, stando a quanto riportato nell’edizione odierna di ‘Repubblica’, appare orientato a gettarli subito nella mischia. Le Fée, addirittura, ha “incantato” l’ex guida del Toro che apprezza molto giocatori dotati delle sue caratteristiche: tanta corsa, propensione offensiva e spirito di sacrificio. L’esterno, invece, sta risalendo nelle gerarchie e può sorpassare Zeki Celik, tutt’altro che perfetto sotto la precedente gestione. Una mini-rivoluzione volta a valorizzare due dei colpi messi a segno in estate dal direttore sportivo Florent Ghisolfi che, a centrocampo, comporterà anche l’esclusione di Bryan Cristante.
In mezzo, insieme a LeFée, agiranno Manu Kone e Niccolò Pisilli: tutti elementi dinamici, capace di attuare subito un forte pressing e pressione per il recupero del pallone. Verso la panchina pure Leandro Paredes. In avanti l’unica certezza risponde al nome di Artem Dovbyk, sbloccatosi a Genova. Accanto a lui, agirà uno tra Paulo Dybala e Matias Soulé. Un ballottaggio che la Roma, in realtà, avrebbe voluto evitare attraverso la cessione dell’ex numero 10 della Juventus.
La permanenza del 30enne ed il suo “no” alla ricca offerta pervenuta dall’Al-Qadsiah ha invece cambiato i piani giallorossi, poco propensi a rinnovare il suo contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Un dualismo che Juric sarà chiamato a gestire e a trasformare in un’arma in più.
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