Il georgiano al centro della polemica, il tecnico ha parlato chiaramente della sua situazione: i dettagli.
Khvicha Kvaratskhelia sarà, senza dubbio, uno dei protagonisti di Juventus-Napoli. Con due gol e due assist all’attivo in questa stagione, il georgiano è ormai un uomo chiave della formazione azzurra.
Un match come quello previsto per domani è sempre speciale per i campioni come Kvaratskhelia, che in queste situazioni tendono ad esaltarsi. Ci sarà, tuttavia, una Juventus che proverà a fermarlo in ogni modo. I bianconeri non hanno ancora subito gol in campionato, sintomo di una difesa molto solida che concede poco. Al georgiano toccherà dunque dare il 110% nel tentativo di trovare una rete, e magari una vittoria, che sarebbero fondamentali per il cammino del Napoli in campionato.
Nelle ultime settimane è cresciuta sempre di più una polemica che, anche per il match con la Juventus, ha catturato l’attenzione. Kvaratskhelia è sistematicamente vittima di falli “tattici” da parte degli avversari, che spesso trovano nei raddoppi e negli interventi aggressivi gli unici modi per fermare il georgiano, senza però subire quasi mai sanzioni severe.
Falli su Kvaratskhelia, le parole di Motta
A tal proposito è intervenuto anche Thiago Motta che, interrogato in conferenza stampa alla vigilia del match, ha cercato di stemperare gli animi.
“Parlo dei miei, i miei ragazzi non vanno per fare i falli pericolosi, i miei ragazzi non si buttano mai e stanno sempre in piedi. I falli pericolosi non vanno bene, siamo i primi che vogliamo lavorare affinché queste cose non accadano in campo. Poi per gli altri non posso parlare. In un contesto generale, ho sempre difeso il gioco. I falli pericolosi non vanno bene. Ricordate un po’ di tempo fa: c’erano tante entrate pericolose dove si faceva più fatica a fischiare. Oggi c’è anche il VAR. Quello lo abbiamo risolto, per le perdite di tempo stiamo discutendo su come migliorarle. E poi le simulazioni: siamo passato all’altro estremo. Falli che non possono esistere e poi il contatto, si rotola, fa cinema, e diventa una cosa troppo teatrale. Non fa bene il gioco. Tra tutti stiamo lavorando per rispettare il gioco e perché lo spettacolo sia visto bene da parte di tutti. Per il pubblico che vuole vedere calcio, ma anche le persone a casa, in tv. Vogliono vedere giocatori che vanno. Senza simulazioni, senza perdite di tempo”, ha commentato il tecnico della Juventus.