Angelo Di Livio, ex centrocampista di Juve e Fiorentina tra le altre, è intervenuto in diretta su TvPlay
“GRANDE QUALITA’ DALLE ITALIANE IN CHAMPIONS” – “Ho visto grande qualità dalle italiane in Champions. Anche dallo stessa Bologna. L’Inter ha fatto un’ottima partita, se avesse vinto avrebbe fatto qualcosa di straordinario. La Juve? Forse ho visto per la prima volta la squadra di Thiago Motta, mi sono divertito. Poi quello stadio ragazzi, io ero lì: atmosfera incredibile”.
“YLIDIZ NON ARRIVERA’ MAI AL LIVELLO DI DEL PIERO” – “Yildiz? Devo dire che vederlo dal vivo è veramente bello, i suoi movimenti e i suoi stop. Il suo gol molto bello, veramente alla Del Piero. Per me lui diventerà fortissimo, ma non sarà mai Del Piero. Non riuscirà a far vedere quello che ha fatto Alex, poi se tra cinque anni diventerà da Pallone d’Oro mi alzo in piedi e applaudo. Metterei la firma a Yildiz che fa almeno la metà di quello che ha fatto Del Piero con la Juve. Io non so se qualcuno riuscirò mai ad arrivare al suo livello. Per me Del Piero è il più forte, anche di Zidane. Ma è una mia preferenza, ovviamente anche Zidane è stato un grandissimo calciatore”.
“GLI SCUDETTI DI CALCIOPOLI VALGONO SUL CAMPO” – “Non scherziamo, i due Scudetti vinti dalla Juve durante Calciopoli valgono sul campo. Diglielo a Capello che quei campionati non valgono…”.
“TOTTI O DEL PIERO?” – “Per me Del Piero è stato un bambino che ho visto crescere. Merita la mia riconoscenza, è un esempio. Una figura straordinaria che merita di essere rimessa nella Juventus. Nulla da dire a Totti, ma io Del Piero l’ho visto diventare un fenomeno”.
“ESONERO DE ROSSI?” – “Incompetenza totale, come si fa ad esonerare un tecnico dopo 4 partite. Poi lui, un figlio di Roma. La Roma è gestita da incompetenti. Ci sono modi e modi, quello che è successo alla Roma è stato davvero incredibile. I nervi tesi possono esserci, anzi nel calcio sono frequentissimi ma poi bisogna far sbollire. Grande confusione davvero nella Roma”.
“LE PAROLE DI IBRA?” – “Questa volta ha esagerato. Parole controproducenti, forse doveva usare un altro tipo di linguaggio per il ruolo che ha adesso nel Milan”.