Ore complicate per l’attaccante serbo, il tecnico bianconero deve fare qualcosa.
Le prime quattro partite della stagione hanno evidenziato luci e ombre sulla Juventus. I bianconeri erano partiti forte nelle prime due uscite stagionali, con due vittorie nette ai danni di Como e Verona, entrambe portate a casa con il risultato di 3-0.
Poi due pareggi, anche piuttosto deludenti, prima contro la Roma in uno 0-0 tutto sommato accettabile, e poi contro un Empoli nettamente inferiore, almeno sulla carta, agli uomini di Thiago Motta. Otto punti che piazzano momentaneamente la Juventus al quarto posto in classifica, in attesa di una delle partite più importanti dell’anno: la sfida al Napoli di Antonio Conte, prevista per sabato prossimo.
Nel frattempo, però, i bianconero dovranno concentrarsi su un altro appuntamento fondamentale per la stagione. Ricomincia la Champions League, rinnovata nel format, nella quale la Juventus troverà innanzitutto il PSV. Il primo match europeo della Vecchia Signora, che torna a giocare una competizione europea dopo un anno, sarà contro una squadra sulla carta abbordabile. Una bella sfida per la Juventus che potrebbe portare a casa una risultato fondamentale per l’umore di tutta la squadra e di tutto l’ambiente.
Su tutti c’è un giocatore che ha bisogno di ritrovare continuità, soprattutto dopo le critiche ricevute al termine della brutta prestazione messa in campo contro l’Empoli.
Juventus, l’ex attaccante ha le idee chiare su Vlahovic
Si tratta di Dusan Vlahovic, a segno con una doppietta contro il Verona alla seconda giornata, e poi a secco nelle successive due con due prestazioni abbastanza anonime. Del suo rendimento ha parlato un ex attaccante della Juventus, che ai microfoni di Tuttosport ha evidenziato alcune problematicità legate non solo all’attaccante serbo.
“A me piace molto e credo abbia ampi margini di miglioramento. Ma attenzione, deve essere messo nella condizione di giocare. A Empoli ha avuto una sola palla gol da giocare, bellissima grazie a Nico, ecco deve averne due o tre a gara. A quel punto sono certo che almeno una rete la fa. E poi è forte fisicamente, di testa, si sbatte per la squadra, trasmette una bella energia ai compagni anche a livello di predisposizione al sacrificio. Deve però essere messo nelle condizioni di guardare la porta e non essere spalle alla porta. Magari servirebbe anche qualche cross in più per lui”, ha commentato Michele Padovano.