Caos Sinner, non è ancora finita: spunta un nuovo pericolo dopo gli Us Open

Sinner, non è ancora finita? Ecco cosa sta succedendo per il numero 1 del mondo dopo la vittoria degli US Open: i dettagli.

Jannik Sinner ha trionfato agli US Open e si è aggiudicato il secondo Slam della carriera oltre che dell’anno. In queste ore, tuttavia, è arrivata una nuova notizia che scuote il tennista e non lui i tifosi, italiani e non. Dalla Wada è arrivata una nuova mossa che ha spiazzato. Ecco cosa sta accadendo.

Come riferito in queste ultime ore dal ‘Corriere della Sera’, il ‘Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport’, ovvero il ‘Tas’, ha confermato come dall’Agenzia Internazionale Antidoping (‘Wada’) non sia stato presentato alcun ricorso contro la decisione dell’Itia, cioè dell’International Tennis Integrity Agency.

Eppure, la stessa ‘Wada’ ha deciso al tempo stesso di non chiudere ancora definitivamente il caso. Anzi, ha deciso di prendersi più tempo per valutare con attenzione tutte le pagine della sentenza dell’Itia che ha prosciolto Sinner da ogni responsabilità per la positività al Clostebol dello scorso marzo. Ecco cosa succederà adesso.

Sinner, dopo il trionfo agli US Open c’è un nuovo colpo di scena: ecco cos’ha deciso di fare la Wada

Jannik Sinner, con due vittorie Slam agli Australian Open e agli US Open e i tre successi nei Masters 1000, è il più tennista italiano più vittorioso dell’era Open. Oltre ad essere diventato il primo tennista, nella storia del tennis italiano, il numero 1 al mondo.

Ora però è saltata fuori una nuova novità legata al caso della positività al Clostebol risalente allo scorso 10 marzo. L’Itia il 19 agosto ha pubblicato la sentenza che ha prosciolto il tennista da ogni responsabilità. Per la sentenza sono anche già scaduti i termini di appello di 21 giorni.

Tuttavia, la Wada ha deciso di prendersi più tempo e considera ad oggi il caso ancora aperto facendo riferimento all’articolo 13.2 del Codice Antidoping. Secondo il comma 13.2.3.5 può far partire i 21 giorni del termine limite per l’appello dal momento in cui ha ricevuto documentazione aggiuntiva che ha richiesto alla stessa Itia. Di fatto, come riferito sempre dal ‘Corriere della Sera’, 50 pagine sulla sentenza non sarebbero bastate.

Sono stati chiesti approfondimenti specifici ma ancora non è chiaro se la documentazione richiesta sia già stata ricevuta ed eventualmente in che data. Non si possono fare i cosiddetti conti e questo pesa non poco. L’Italia intera è (ancora) con il fiato sospeso per il suo campione.