La Lazio riflette dopo un avvio di stagione poco soddisfacente. In casa biancoceleste scoppia un caso: nel mirino c’è il presidente Lotito.
Non è stato un avvio di stagione semplice per la Lazio, rivoluzionata durante l’estate e affidata a Marco Baroni dopo le dimissioni di Maurizio Sarri e Igor Tudor. Il debutto in campionato era stato positivo, grazie alla rotonda vittoria ottenuta ai danni del neo promosso Venezia. Poi, però, sono emerse varie problematiche che hanno rallentato la marcia dei biancocelesti e generato delusione tra la tifoseria.
La sconfitta patita per mano dell’Udinese, ad esempio, ha messo in evidenza la perforabilità della retroguardia, rea di essersi fatta bucare centralmente da Florian Thauvin (partito addirittura dalla metà campo). Contro il Milan invece le stesse criticità, unite alla mancata protezione offerta dai centrocampisti, hanno fatto sfumare una vittoria che risultava alla portata. Ora la concentrazione dell’intero gruppo è rivolta alla prossima sfida, in programma il 16 settembre.
Per Baroni questa sarà una gara dal sapore speciale: all’Olimpico, infatti, sbarcherà il Verona a sorpresa quinto in classifica a quota 6 punti, frutto dei due successi ottenuti ai danni del Napoli e del Genoa. I giocatori non convocati dalle rispettive nazionali si stanno allenando sotto lo sguardo attento del tecnico tuttavia, nelle ultime ore, è scoppiata una grana che rischia di complicare ulteriormente la marcia di avvicinamento al posticipo della quarta giornata.
Lazio, scoppia il caos: nel mirino il presidente Lotito
La vicenda in questione vede protagonista Toma Basic, rientrato alla base al termine dell’esperienza vissuta in prestito alla Salernitana e conclusa in maniera negativa con la retrocessione degli amaranto. Il croato, durante il ritiro estivo, è stato valutato attentamente da Baroni il quale, in seguito, ha deciso di estrometterlo dal nuovo progetto chiedendo alla dirigenza di venderlo, così da incamerare risorse fresche da reinvestire.
Per il 27enne (sbarcato nella capitale il 25 agosto 2021) si era fatto avanti l’Hajduk Spalato, in cui il centrocampista ha già giocato dal 2015 al 2019. I contatti a fine agosto erano diventato costanti, al punto da rendere imminente il ritorno di Basic in Croazia. La trattativa, ad un certo punto, è però saltata a causa del rifiuto espresso dal presidente Claudio Lotito. Il classe 1996 ai microfoni del portale ’24sata’ si è quindi voluto sfogare, mettendo nel mirino proprio il numero uno laziale. “Ero pronto a rinunciare ad una parte del mio stipendio. Semplicemente, il presidente ha deciso così e nulla poteva essere cambiato”. Un attacco diretto, che non cambierà il futuro del giocatore. In questi 6 mesi lo attende la tribuna.