Il francese attende una risposta, ecco cosa potrebbe accadere e cosa potrebbe fare la Juventus: i dettagli.
La carriera di Paul Pogba è ad un passo da una delle decisioni più importanti. Il centrocampista francese sta scontando una squalifica di quattro anni per doping. Ma cosa è successo? Risultato positivo al testosterone, Pogba fu sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, a seguito dei controlli a campione fatti dopo la partita della Juventus con l’Udinese il 20 agosto 2023, e al contro-test fatto il 6 ottobre 2023.
Il primo processo, inizio il 7 dicembre 2023 e terminato a marzo 2024, vede conferma la richiesta della Procura Italiana di 4 anni di squalifica. Il francese, che si è sempre dichiarato innocente, non prese nemmeno in considerazione l’ipotesi del patteggiamento che gli avrebbe fatto avere uno sconto pari ad un terzo della pena.
Una situazione scomodissima per il francese, che malgrado tutto si è sempre dichiarato innocente. “Voglio combattere questa, per me, ingiustizia. È uscita un’intervista, non so se l’avete vista tutta, hanno messo una cosa che… io non avevo finito di parlare. Pogba non è finito, Pogba è qua e fin quando non vedrete me dire che sono finito state tranquilli. Ho una voglia di tornare incredibile, mi sento come un bambino che vuole essere professionista. Mi alleno, faccio tutto il possibile per tornare in campo”, ha commentato in un’intervista rilasciata a luglio 2024.
Pogba fa ricorso al TAS, si attende la sentenza
Nelle ultime ore, tuttavia, la vicenda sembra aver aggiunto un altro capitolo. A quanto pare Paul Pogba avrebbe testimoniato in gran segreto presso il Tas di Losanna, dove avrebbe esposto la propria versione dei fatti di fronte alla Corte Svizzera.
Adesso lui e la Juventus attendono la sentenza definitiva che, nel caso dovesse essere confermata, potrebbe portare alla risoluzione anticipata del contratto del francese con il club bianconero, in scadenza nel 2026. “Dalle ultime notizie sono ancora un giocatore della Juve, ho il contratto ma non ho avuto l’opportunità di parlare con direttore e allenatore… c’è silenzio. Penso che stiano aspettando il risultato dell’appello ma dovete chiedere a loro”, aveva dichiarato nell’intervista. Ed in effetti la Juventus qualche provvedimento l’aveva già preso: oltre a metterlo fai rosa, gli aveva ridotto lo stipendio al minimo salariale, cioè 42.477 euro all’anno. L’idea dei bianconeri, però, sarebbe quella di procedere al licenziamento per giusta causa. Prima, però, si attende la sentenza.