Il club rossonero rischia una beffa clamorosa: ecco cosa sta succedendo.
Lo stadio di Milano è, ormai da un bel po’ di tempo, un argomento cruciale per il futuro della città e dei due club che ne fanno da simbolo. Inter e Milan discutono ormai da anni sul progetto relativo al nuovo stadio, al punto da decidere di separare le proprie strade trasferendosi in due nuove case.
A fare il primo passo è stato il Milan che, però, rischia di ricevere una pessima notizia. Il progetto per il nuovo impianto rossonero sorge nell’area San Francesco a San Donato Milanese, nella zona sud di Milano. C’è però uno scoglio piuttosto importante da superare che potrebbe mettere i bastoni fra le ruote al club rossonero. Lo scorso 2 agosto si è riunita la Giunta Comunale di Milano, che ha deliberato la variazione di bilancio, al cui interno ci sarebbe un punto molto importante. Sono infatti stati stanziati circa 36mila euro, destinati ad uno studio di fattibilità per un percorso di co-progettazione, insieme con il Municipio 5, finalizzata alla candidatura del borgo di Chiaravalle come nuovo sito Patrimonio mo dialettalizzano dell’Unesco.
Lo stadio del Milan potrebbe quindi rientrare alterno dell’area Patrimonio dell’Unesco, di fatto eliminando qualsiasi ipotesi di costruzione del nuovo impianto. “È evidente che i due progetti sono in contrasto. Ma sia chiaro: l’idea di candidare il borgo come sito Unesco risale a dieci anni fa, quando ancora non c’era il progetto di stadio del Milan”, ha dichiarato il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese. Un passo in avanti enorme fatto, tuttavia, solo adesso.
Milan, stadio a rischio: le parole del presidente
“Abbiamo già fissato due commissioni istruttorie sul tema, che si svolgeranno nella sede del Municipio 5 il 13 e il 17 settembre. Saranno presenti anche gli assessori comunali Gaia Romani (Partecipazione) e Tommaso Sacchi (Cultura) – ha proseguito Carapellese – Le due commissioni serviranno per analizzare l’iter della candidatura di Chiaravalle come sito Unesco, non solo per l’Abbazia ma come territorio diffuso, un po’ come accaduto per Langhe e Franciacorta. L’analisi dovrebbe concludersi a dicembre. A quel punto affideremo il progetto a un gruppo di esperti per predisporre la candidatura, che potrebbe concretizzarsi nel 2025, quando la Giunta comunale stanzierà altri fondi per portare avanti questo progetto. Per raggiungere l’obiettivo, cioè per far sì che Chiaravalle diventi sito Unesco, potrebbero essere necessari sette-otto anni. La decisione finale sarà presa da un comitato con sede a Parigi”, ha proseguito Carapellese.
Attenzione dunque al futuro del Milan, adesso imbrigliato da un nuovo “problema” da risolvere.