La Juventus riflette, dopo il pareggio contro la Roma. Primi problemi per Thiago Motta: l’annuncio sorprende l’allenatore bianconero.
Terzo clean sheet consecutivo e testa della classifica conservata seppur ora in condivisione con l’Inter, il Torino e l’Udinese. La Juventus, in ogni caso, non può reputarsi soddisfatta dopo il pareggio di ieri sera, in casa, contro la Roma. Il comparto difensivo ha funzionato bene, con Federico Gatti e Gleison Bremer tra i migliori in campo. Diverse, invece, le criticità emerse tra centrocampo ed attacco che hanno destato più di una perplessità tra la tifoseria e gli addetti ai lavori.
Il duo composto da Manuel Locatelli e Nicolò Fagioli, ad esempio, ha faticato a seguire l’azione e a proporsi in zona offensiva. Kenan Yildiz e Samuel Mbangula, dal canto loro, sono apparsi spenti, distanti dalle versioni devastanti ammirati nelle prime due gare di campionato. Deludente anche la prova offerta in campo da Dusan Vlahovic, partito bene ma poi progressivamente annullato da Evan Ndicka. Il serbo, all’83esimo, è stato richiamato in panchina da Thiago Motta e sostituito da Nico Gonzalez. La mossa in questione, però, non ha prodotto i risultati sperati dal tecnico visto che l’ex Fiorentino (non ancora integratosi al meglio negli schemi tattici bianconeri) non ha ricevuto palloni giocabili in area di rigore avversaria.
Da qui la critica mossa su ‘X’ dal giornalista Giovanni Capuano, secondo il quale l’uscita di Vlahovic ed il contestuale ingresso dell’argentino “ha messo a nudo un limite della rosa della Juventus” ovvero l’assenza di un adeguato centravanti di riserva. Il tema, in effetti, era stato spesso affrontato in estate dallo stesso allenatore e dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli che, di conseguenza, aveva provveduto a sondare diversi profili (Mateo Retegui e Maximilian Beier). Alla fine, però, i due hanno deciso di destinare il budget stanziato ad altri acquisti ed affidare il ruolo di vice-Vlahovic ad Arek Milik, rimasto finora ai margini del gruppo bianconero.
Il polacco, infatti, sta ancora recuperando dall’intervento al menisco mediale del ginocchio sinistro a cui si è dovuto sottoporre ad inizio giugno. Il tecnico sperava di riaverlo in questo primo scorcio di stagione ma i tempi di recupero si sono dilatati e non è ancora chiaro quando il 30enne potrà tornare a calcare il rettangolo di gioco. Per Capuano, vista l’assenza di Milik, Motta avrebbe quindi dovuto tenere in campo Vlahovic per il forcing finale.
Così, invece, non è stato con la Juve, ora, costretta ad fermarsi e a riflettere sugli errori commessi. Dopo la sosta il programma prevede la trasferta ad Empoli: Motta vuole rilanciarsi subito.
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